Consiglio comunale

Funicolare e rilancio del Monte Brè, i sentieri politici per salire in vetta

La maggioranza della Commissione della gestione concorda con il contributo annuo da 375 mila franchi a favore dell'impianto di risalita, ma non con la durata decennale – Di diverso avviso Centro e Lega, con quest’ultima che ha presentato un emendamento
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
02.02.2023 06:00

Confermare il contributo annuo che la Città versa alla Funicolare Cassarate-Monte Brè (FMB) per un periodo di almeno dieci anni? Sì, ma... Per la politica luganese, la funicolare va sostenuta, certo, ma qualche divergenza è nata proprio sulla durata della convenzione che regola questo contributo. E chissà che sul tema, durante la prossima sessione di Consiglio comunale, non possa aprirsi un dibattito politico. D’altronde, è da almeno sei anni che si discute di come dare nuova linfa a una delle più importanti attrazioni turistiche di Lugano.

Sette a sei

La maggioranza della Commissione della gestione ha dato preavviso positivo al messaggio con cui il Municipio chiedeva la riconferma del versamento annuale di 375 mila franchi a sostegno dell’attività corrente della FMB, ma allo stesso tempo ha posto alcuni paletti. E il messaggio politico che traspare tra le righe del rapporto (allestito dal liberale radicale Ferruccio Unternährer e sottoscritto da altri sei consiglieri comunali di PLR, PS, PC e Più Donne) non è indifferente. E è riassumibile con: «Lo sviluppo della vetta è caratterizzato da un certo immobilismo, che va superato. Coinvolgendo anche il Legislativo comunale».In soldoni, la maggioranza commissionale vorrebbe di fatto limitare a cinque anni (2023-2026 rinnovabile fino al 2027) la durata della convenzione tra Città e FMB, svincolando quest’ultima dalla garanzia che la società necessita per poter sottoscrivere un prestito bancario (di cui parleremo più avanti). Oltre a ciò, la Gestione chiede a Città e FMB di allestire una relazione condivisa sulla realizzazione e sull’implementazione della strategia di sviluppo delle attività della Vetta Monte Brè, evidenziando le attività avviate e quelle concluse nell’anno precedente, nonché quelle pianificate per l’anno in corso. La relazione dovrà essere presentata al Legislativo.

Verso una riduzione?

Fiducia sì ma vincolata, dunque. «La Commissione ritiene che la vetta sia un patrimonio naturalistico, ricreativo, escursionistico e turistico di indubbio valore», premette Unternährer. «La maggioranza vorrebbe però che ci fosse una maggiore proattività nel concretizzare la strategia di sviluppo delle attività in vetta, che Città e FMB devono obbligatoriamente implementare in modo condiviso. Pur assicurando il pieno sostegno finanziario alla FMB per poter operare senza problemi, si desidera fare in modo che il Legislativo possa verificare che la valorizzazione vada avanti».

Il documento su cui si basa il rilancio (denominato «Strategia di sviluppo della Vetta Monte Brè») era stato presentato dal Municipio nel giugno 2021, su precisa richiesta del Consiglio comunale. Il Legislativo lo aveva richiesto quattro anni prima, il 6 febbraio 2017, in occasione dell’approvazione dell’aumento di capitale da un milione e della convenzione valida per il quadriennio 2016-2019. Per il relatore del rapporto commissionale, «è importante che il Consiglio comunale possa esprimersi almeno una volta per legislatura, e ciò anche nell’interesse della stessa FMB».

L’implementazione della strategia, si legge nel rapporto, «offre ampi margini di miglioramento che nel corso del prossimo decennio permetteranno, se non proprio di azzerare il contributo di gestione corrente che la Città versa annualmente alla FMB, almeno di ridurlo sensibilmente». E le opzioni sul tavolo sono diverse: tra queste, la ristrutturazione del primo e secondo piano dell’Osteria Funicolare con il ripristino di un piccolo ostello; la cura e accoglienza alla stazione di arrivo della funicolare in vetta con la riqualifica e un nuovo arredo urbano, la manutenzione del percorso tra la stazione di arrivo della funicolare e il parco giochi, nonché la ristrutturazione del ristorante Vetta Monte Brè e della sua terrazza. E non va dimenticato che l’attuale gerenza del Ristorante Vetta scade proprio nel 2026: «Se il tema approderà in aula per il rinnovo della convenzione per ulteriori cinque anni, si potrà fare il punto della situazione e valutare che cosa la Città, che detiene il 95,5% del pacchetto azionario della FMB, ha deciso di fare», afferma Unternährer.

La controproposta

Torniamo ora alla durata decennale della convenzione, voluta dal Municipio ma «bocciata» dalla maggioranza della Gestione. Sul tavolo c’è infatti un prestito da 1,6 milioni per finanziare la sostituzione della carrozza che opera sul secondo tratto. Per le banche, la durata decennale del contributo sarebbe una garanzia sufficiente, ma la Commissione – che, come detto, intende ridurre l’arco di tempo da dieci anni a quattro più uno – ha proposto di garantire questo prestito in un altro modo, ossia attraverso una fideiussione da parte della Città. Ed è qui che le opinioni politiche divergono.

Il rapporto non è stato sottoscritto da Lega e Centro, che preferirebbero una convenzione decennale. L’UDC ne discuterà all’interno del gruppo. La Lega, come ci conferma il capogruppo Lukas Bernasconi, ha presentato un emendamento: «Il Municipio ha proposto una convenzione decennale perché sarebbe un periodo sufficiente per le banche. Ridurla a quattro in favore di una fideiussione mi sembra una forzatura: perché limitare la convenzione se i contributi vengono versati ormai da anni? La FMB è un patrimonio importante che va sostenuto: diamole questo contributo e chiediamo che venga presentato un piano di sviluppo».

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