Il caso

«Il rapporto di fiducia deve restare solido»

Arbedo-Castione, dopo la breve nota inviata stamattina ai media il Municipio prende posizione in un lungo comunicato sui social - E rilancia la nostra ipotesi del possibile perturbamento delle elezioni
© CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
25.04.2024 14:49

A dodici giorni dalle elezioni comunali e a sette dalla pubblicazione, sul Foglio ufficiale, del rapporto di quattro pagine dell’Ufficio cantonale di accertamento, gli interrogativi in merito ai (presunti) brogli commessi ad Arbedo-Castione sono ancora molti. Sempre oggi, ma sui social e rivolgendosi alla popolazione, il Comune ha biasimato quanto «messo in campo da ignoti» con il fine di «perturbare intenzionalmente o meno le espressioni di voto dei cittadini del nostro Comune», come abbiamo riferito un paio d'ore fa. Secondo il Municipio nessuna persona, impiegato dell’amministrazione o delegato politico, «avrebbe mai potuto cogliere alcuna occasione per interferire durante la procedura di gestione delle schede elettorali senza essere notato».

I cittadini e gli altri partner

La comunicazione, più dettagliata di quella inviata stamattina ai media che si limita a riferire dell’inoltro della denuncia penale, si focalizza in conclusione sul rapporto di fiducia. Non solo con gli oltre 5.200 abitanti dell’ente locale bellinzonese, ma altresì nei confronti del Consiglio comunale, «delle altre amministrazioni pubbliche ticinesi, dei partner di lavoro (inclusi enti e consorzi)». Un rapporto di fiducia che deve e si vuole mantenere «solido e immune da fatti e congetture dei quali l’amministrazione stessa non si ritiene responsabile», si rileva.

Verso il 9 giugno

L’Esecutivo arbedese, per il resto, rimane a disposizione del Ministero pubblico per confermare «la nostra posizione e per fornire e sostanziare o per chiarire ulteriori elementi ritenuti utili». L’inchiesta è coordinata dal sostituto procuratore generale Andrea Maria Balerna. Visto che le schede manipolate sono giunte per corrispondenza, è verosimile che prima del 9 giugno (giornata di votazioni federali e cantonali) ci possano già essere delle prime risultanze, così da tranquillizzare il cittadino-elettore.

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