«La grandinata? Meglio concentrarsi su ciò che più conta, le agende scolastiche»

La grandinata che, venerdì, ha colpito il Locarnese continua a far parlare di sé. Anche perché si è trattato di un evento assolutamente inusuale, per dirla con il meteorologo Marco Gaia. Per quanto, oramai, da tempo il cambiamento climatico abbia portato anche in Ticino i cosiddetti eventi estremi (e rari).
E proprio di cambiamento climatico, ora, si torna a parlare. Con forza. Anche grazie ai social e agli attivisti. «Tutto nella norma ieri sera nel Locarnese, quando pezzi di ghiaccio più grandi di un palmo della mano sono precipitati dal cielo alla velocità di un proiettile» ha scritto su Instagram Sciopero per il Clima.
E ancora: Decine, se non centinaia, di auto distrutte, vetrate rotte, pannelli solari danneggiati, persone soccorse a causa di traumi, orti demoliti e molto altro. Niente degno di preoccupazione, quindi».
Quindi, la stoccata finale: Per fortuna in Ticino abbiamo politici decisi che si concentrano su ciò che veramente conta, ovvero la lotta alla propagazione del terzo genere attraverso le agende scolastiche».
Il riferimento, va da sé, è alla polemica – politica appunto – che ha riscaldato gli ultimi giorni prima del nuovo anno scolastico. Polemica legata alle due illustrazioni sul tema dell’identità di genere inserite appunto nell’agenda per gli allievi.