Confine

La pubblicità sul turismo degli acquisti che tira in ballo la cassa malati

Fa discutere la campagna di una società di Tax Free rivolta direttamente ai ticinesi – Nel frattempo, salgono gli sdoganamenti e l'app QuickZoll dovrebbe essere aggiornata nel corso del 2026
© Lettore CdT
Jenny Covelli
03.12.2025 10:30

Il primo anno è ormai quasi passato. «Fare la spesa all'estero sarà meno vantaggioso», era stato detto. Dal 1. gennaio, infatti, il limite di esenzione dall’IVA per le merci acquistate oltre confine è stato dimezzato da 300 a 150 franchi, rendendo meno attrattivo lo shopping transfrontaliero. O, perlomeno, provandoci. Se da una parte del confine la decisione del Consiglio federale ha reso (parzialmente) felici i commerci ticinesi quotidianamente confrontati con la concorrenza italiana, dall’altra parte c’è chi invece prova in tutti i modi ad attirare clienti, nonostante tutto. È il caso di una pubblicità notata negli scorsi giorni da un lettore del CdT al valico autostradale di Chiasso-Brogeda. «La cassa malati bastona? Stamp perdona» è lo slogan.

La campagna pro turismo degli acquisti

Che cosa è «Stamp»? Un servizio di Tax Free, che si distingue dal Tax Refund (rimborso dell’IVA estera, un esempio è la società Global Blue). I negozi partner che offrono il servizio, consentono al cliente di acquistare direttamente senza pagare l’IVA estera. La pubblicità è quindi pensata per i ticinesi, affinché entrino in contatto con gli esercizi commerciali «affiliati». Ma lo slogan ha fatto storcere il naso a (più di) qualcuno. Da una parte perché incita, appunto, al turismo degli acquisti, dall’altra perché tocca un nervo scoperto dei ticinesi: la cassa malati. In Ticino l’aumento dei premi per il 2026 è del 7,1% (+10,5% nel 2025, +10,5% nel 2024 e +9,2% nel 2023). E le iniziative votate dal popolo lo scorso 28 settembre entreranno parzialmente in vigore solo nel 2027, con la necessità di trovare prima soluzioni per la copertura finanziaria. «Il messaggio mandato da questa società di Tax Free è molto aggressivo in un momento così difficile per noi ticinese», commenta il lettore che si è rivolto alla redazione.

L’azienda, da noi contattata, spiega di avere pensato questa campagna marketing proprio per i ticinesi: «Abbiamo scelto la cassa malati come riferimento perché rappresenta un diritto fondamentale, la sanità. Allo stesso modo riteniamo che il Tax Free sia un diritto per i cittadini svizzeri. Se il continuo aumento del premio dell’assicurazione malattia incide sul portafoglio, un risparmio immediato (e senza intermediari) sugli acquisti consente di ridurre le spese». I cartelloni sono stati posizionati a Chiasso-Brogeda, a Lavena Ponte Tresa e in alcuni parcheggi nell’area di Como.

© Lettore CdT
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Salgono gli sdoganamenti

La franchigia dimezzata non ha frenato gli acquisti dei ticinesi in Italia. Uno studio pubblicato a fine settembre dall’Università di San Gallo evidenzia che gli svizzeri spendono per acquisti all’estero circa 9,3 miliardi di franchi, con una perdita per i commercianti elvetici cresciuta di quasi il 10% rispetto al 2022. In Ticino si stima un impatto di 500 milioni di franchi. A trainare le vendite è il settore alimentare. E per i commerci locali «il problema resta enorme», come emerso da un bilancio di metà anno.

Se, da una parte, il limite di esenzione dall’IVA per le merci acquistate oltre confine è stato dimezzato, dall’altra lo è stata anche la soglia per richiedere il rimborso dell’IVA: il valore dei beni acquistati deve essere superiore ai 70 euro (fino al 31 gennaio 2024 erano 154,94 euro). L'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) – pur non disponendo di dati puntuali sul turismo dello shopping – conferma l’aumento significativo degli sdoganamenti tramite l’applicazione QuickZoll. Infatti, se nel primo semestre del 2024 tramite QuickZoll erano stati registrati 38 mila sdoganamenti e 3,9 milioni di entrate, quest’anno gli sdoganamenti (le cifre non sono ancora definitive) sono stati 88 mila e le entrate sono salite a 6 milioni (nel 2023 erano, rispettivamente, 30 mila e 3 milioni). Tuttavia, «questo aumento non è dovuto esclusivamente alla riduzione del limite di esenzione fiscale, ma anche alla crescente conoscenza dell’applicazione. Il numero di utenti è infatti in aumento da anni».

Verso l’aggiornamento dell’app QuickZoll

L’app QuickZoll, lo ricordiamo, consente ai privati di dichiarare le merci autonomamente. Ma a tutte le merci dichiarate via app è applicata l’aliquota IVA normale dell’8,1 %. Lo sdoganamento all’aliquota ridotta del 2,6% (in particolare derrate alimentari, alimenti per animali, medicamenti e libri) è possibile soltanto verbalmente a un valico di confine occupato o per iscritto mediante cassetta delle dichiarazioni. L’UDSC, da noi interpellato, conferma che nel corso del 2026 dovrebbe essere introdotto lo sviluppo dell’app con aliquota fiscale ridotta. «Tuttavia, probabilmente non già all’inizio dell’anno».

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