Il documento

L'audit che ha cambiato la gestione del tram-treno

All’origine del passaggio di consegne dal Cantone alla neonata società RTTL SA un rapporto fatto dalla sezione Revisione dell’Ufficio federale dei trasporti - Evidenziati problemi legali e possibili conflitti d’interesse
©Dipartimento del territorio

«Negli ultimi anni, l’Ufficio federale dei trasporti ha ripetutamente segnalato al Cantone Ticino e alla Ferrovia Lugano Ponte Tresa la necessità di commissionare o creare una struttura adeguata per la realizzazione (operativa) di un progetto così ampio e complesso come quello del tram-treno del Luganese». Questo ci aveva riferito lo scorso novembre una portavoce dell’UFT. Erano i giorni in cui all’improvviso (almeno a livello di comunicazione pubblica) era emerso che era stata creata una nuova società, la RTTL SA, «figlia» della FLP, con il compito di progettare e costruire la rete tram-treno. Compito che fin lì la FLP, concessionaria, aveva affidato al Cantone. «Era chiaro per tutti che sarebbe stato il Cantone a sovrintendere l’opera - aveva detto sempre in quei giorni il consigliere di Stato Claudio Zali. - Poi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivato un rapporto con cui l’UFT ha detto no, così non va bene, i lavori devono essere gestiti o dalla FLP, o da una società creata ad hoc». A distanza di qualche mese, e in seguito a un’invero rapida procedura di richiesta di accesso agli atti attraverso la Legge sulla trasparenza, il CdT ha ottenuto copia del rapporto citato da Zali: aiuta a fare ulteriore luce su cosa sia successo in quei mesi.

Troppo per la FLP

Il documento è per l’esattezza un audit condotto dalla sezione Revisione dell’UFT fra febbraio e aprile 2023 sulla FLP allo scopo di «valutare se, per le parti del progetto RTTL finanziate tramite il Fondo per l’infrastruttura ferroviaria, la FLP può assumersi la responsabilità in qualità di conduttrice nel confronto del committente, ovvero la Confederazione». Essa finanzia infatti interamente il nuovo tratto fra Bioggio e Lugano con 256,3 milioni e per circa un terzo (40 milioni su 120) quello tra Bioggio e Manno.

La Revisione dell’UFT è giunta alla conclusione che la FLP allo stato attuale questa responsabilità non può assumersela: «Mancano risorse e competenze specialistiche fondamentali per poter soddisfare il fabbisogno di manutenzione, in costante aumento, e al contempo assumersi adeguatamente la responsabilità dell’attuazione del progetto tram-treno».

La stessa FLP era peraltro giunta alla stessa conclusione e aveva affidato al Cantone, tramite una convenzione sottoscritta a gennaio 2023, «la funzione di costruttore e appaltatore generale, oltre alla responsabilità globale per l’intero progetto». Una soluzione però problematica a giudizio della Confederazione, sia per motivi formali che di opportunità.

Eccessivo accumulo di cariche

Nell’audit si legge infatti che la convenzione fra FLP e Cantone non rispetta le norme legali. Per legge le parti dell’opera finanziate dalla Confederazione devono essere «di unica competenza» o di un’impresa ferroviaria o di una società costruttrice. Ne consegue che la competenza non può essere ceduta al Cantone.

Viene inoltre segnalato un altro problema: «Potrebbero scaturire conflitti d’interesse tra i progetti parziali finanziati con fonti diverse che, in una simile situazione, sarebbero trattati esclusivamente all’interno dell’amministrazione cantonale, sottraendosi pertanto alla sorveglianza della FLP e del committente Confederazione».

Cosa ne è scaturito

Due, quindi le proposte di Berna: o potenziare la FLP, o creare una nuova società costruttrice. La FLP ha optato per la seconda ipotesi (in un primo momento proponendo di demandare comunque la realizzazione esecutiva del progetto al Cantone: proposta respinta) ed è così nata la RTTL SA, interamente controllata dalla FLP, ma giuridicamente indipendente sia dalla FLP che dal Cantone, che nel frattempo ha assunto la maggioranza assoluta nel CdA di FLP (in cui controlla peraltro la maggioranza delle azioni) con un aumento da 7 a 9 dei membri del CdA; una mossa invisa a Berna, ma forse più nel metodo che nel merito (la Confederazione avrebbe preferito un CdA più snello).

Sarà quindi RTTL SA a ricevere i soldi da Berna e a occuparsi di tutto ciò che riguarda il progetto tram-treno. Primo (e inaspettato) compito: rifare il concorso per trovare il consorzio che si occuperà della progettazione definitiva dell’opera. Il Cantone di recente ha infatti annullato a sorpresa il relativo bando e toccherà a RTTL SA proporne uno nuovo. Ricorsi permettendo, perché la decisione cantonale è stata impugnata da chi a quel bando aveva partecipato.

Una certa fretta

L’audit permette anche di capire quanto fosse urgente la tematica della governance per Berna. La Revisione dell’UFT ha indicato priorità massima (cioè alta) sia per la rilevanza, sia per la priorità. Che significa che è stata stimata una probabilità superiore al 50% che gli eventi negativi si potessero verificare (cioè i problemi di governance) e che le raccomandazioni erano «da attuare immediatamente». In effetti: la bozza dell’audit è stata discussa dagli interessati a metà giugno 2023 (Cantone compreso), la versione definitiva è di metà settembre e gli statuti della RTTL SA sono stati sottoscritti il 26 ottobre.