Licenziamenti in SNL: sindacati sulle barricate

Sindacati sul piede di guerra davanti alla sede della Società Navigazione Lago di Lugano (SNL) a Cassarate, oggi pomeriggio, durante una conferenza stampa improvvisata per denunciare «l’ennesimo atto intollerabile e vergognoso» commesso dall’azienda. Ovvero il recente licenziamento di tre dipendenti (SNL riferisce di quattro, ci torneremo tra poco) «rei di aver fatto valere le proprie idee in un’azienda che lascia a casa chi la pensa diversamente». Licenziamenti che sarebbero stati comunicati martedì ai diretti interessati alla presenza, e «con la complicità», dell’Associazione del personale operante nel trasporto lacuale e terrestre Ticino (APTLT), definita da OCST, UNIA e SEV come «uno pseudo sindacato in stile TiSin 2.0».
Dalla disdetta alla denuncia
Questa è solo l’ultima di una serie di bordate tra SNL e le tre sigle sindacali, alle quali si sono aggiunte le recenti preoccupazioni del Governo, il quale a fine giugno ha chiesto e ottenuto un confronto con la società luganese per discutere della situazione. Sul tavolo anche la disdetta del contratto collettivo di lavoro, sottoscritto con SEV, UNIA e OCST, riguardante cinque collaboratori attivi sul Verbano, tutti «reduci» dallo sciopero del 2017. Ma non è tutto. A inizio luglio SNL ha sporto querela nei confronti di OCST, UNIA e SEV per aver leso pubblicamente l’immagine dell’azienda (l’istanza di conciliazione si terrà il 26 agosto in Pretura a Lugano). Le sigle sindacali denunciano infatti da tempo «una gestione opaca» della Commissione del personale, «l’aggiramento» del contratto collettivo di lavoro in vigore sul Lago Maggiore e la «violazione della Legge sulla durata del lavoro».
Oggi, come detto, gli sviluppi più recenti con i licenziamenti dei dipendenti, attivi sulle rive del Ceresio. Una decisione che rientra nelle misure di risparmio di SNL a fronte di una situazione finanziaria difficile. «Ad altri colleghi è stato proposto la riduzione del tempo di lavoro», denunciano OCST, UNIA e SEV chiedendo il ritiro di questa misura «antisindacale». Angelo Stroppini, in rappresentanza del SEV, ha rilevato come la società luganese «abbia fatto di tutto per perdere occasioni di ottenere introiti». Il riferimento è all’Associazione Verbano 26 che ha recentemente scaricato la SNL prima delle celebrazioni per il bicentenario della navigazione sul lago di Locarno per via (anche) di «proposte contrattuali poco trasparenti e percepite come vere e proprie ‘trappole’ economiche». In quest’ottica si inserisce anche la battuta d’arresto dell’iniziativa Ceresio Tour. Giangiorgio Gargantini di UNIA ha parlato di una situazione «gravissima» che «mina lo spirito di un partenariato sociale sano», oltre a denunciare anche le «modalità con cui viene utilizza la spesa pubblica, quindi i soldi dei cittadini, che vanno riviste».
La replica
Nel tardo pomeriggio di oggi è arrivata la presa di posizione della Società di navigazione, che a detta dei sindacati era all’oscuro della conferenza stampa organizzata davanti ai cancelli della propria sede. «SNL conferma che, nell’ambito del progetto di razionalizzazione e rilancio annunciato nel corso dell’Assemblea degli azionisti e durante l’incontro con i collaboratori dello scorso 17 giugno, ha dovuto procedere all’interruzione del rapporto di lavoro con quattro collaboratori. Pur dolorosa, questa decisione è una delle misure individuate in accordo con le proprie controparti sociali volte a garantire un futuro solido alla società, minimizzando l’impatto sui posti di lavoro, senza tuttavia rinunciare agli importanti progetti di sviluppo, fondamentali per il rilancio dell’azienda. In una rinnovata ottica di dialogo, le autorità sono già state informate delle misure intraprese». Interpellata dal Corriere del Ticino, la presidente dell’APTLT, Natalia Ferrara, tiene a sottolineare che «senza sminuire la portata della misura, la decisione riguarda quattro persone su cento. E il senso di questa ristrutturazione è quella di salvare gli altri a medio-lungo termine, cosa che ad oggi senza dei risparmi non sarebbe possibile».