Lo strappo di Magliaso: prove di addio con la Malcantone Ovest

Tanto tuonò che alla fine piovve. Eccome. Siamo nel Malcantone, dove la polemica sulla nomina del nuovo comandante della Polizia Malcantone Ovest da parte del Comune polo di Caslano ha portato a un forte strappo istituzionale: quanto era nell’aria ormai da diverse settimane, dopo la «nomina-bis», ha infine preso forma e il malcontento di uno dei Comuni convenzionati, Magliaso, si è trasformato in un atto ufficiale, messo nero su bianco lo scorso 7 aprile.
Prove di separazione
In una comunicazione inviata alla Commissione intercomunale Malcantone Est, di cui siamo venuti a conoscenza, l’Esecutivo di Magliaso ha infatti chiesto la disponibilità ad essere «accolto» tra i Comuni serviti dal vicino corpo intercomunale con sede ad Agno. L’intento è quello di dare la disdetta alla Malcantone Ovest entro i termini, per poi «fidanzarsi» con il Corpo «vicino» che opera dalla Casa Rossa di Bioggio. Il tutto dovrà essere fatto in tempi relativamente rapidi: una disdetta unilaterale è possibile, ma richiede un anno di preavviso, con effetto dall’anno che segue. Calendario alla mano, se venisse inoltrata nel corso del 2023, un cambio di divise sarebbe possibile a partire dal 1. gennaio 2025.
Nella comunicazione, inviata come detto il 7 aprile, il Municipio di Magliaso chiede di dare un preavviso e di presentare un preventivo della futura quota di partecipazione. Ora tocca alla Commissione intercomunale Malcantone Est, la quale dovrà appunto formulare il proprio preavviso.
Se fosse positivo, l’Esecutivo di Magliaso potrà trasmettere al Consiglio comunale un messaggio che prevede la disdetta unilaterale della Convenzione con Caslano. L’ultima parola spetterà al Legislativo e in caso di luce verde, lo strappo sarà compiuto. Insomma, questa polemica malcantonese è tutt’altro che sopita.
Diverse domande sul tavolo
Come ricorderete, lo scorso 22 marzo Caslano aveva (ri)nominato Marco Regazzoni, classe 1963, in sostituzione dell’attuale comandante Fabrizio Ponti, che passerà al beneficio della pensione dalla prossima settimana. Per arrivare a questa scelta erano stati necessari due concorsi e una nomina, poi annullata lo scorso 17 gennaio dopo le rimostranze (e due ricorsi) da parte dei Comuni convenzionati di Tresa e Magliaso, i quali non avevano gradito la mancata convocazione della Commissione consultiva.
Subito dopo la seconda nomina, decisa nonostante sette Comuni su nove avessero preferito l’attuale vicecomandante (il preavviso non è però vincolante, ndr), sempre a Tresa e Magliaso erano state presentate due interpellanze in cui erano state poste due significative domande: «I rapporti futuri fra il Comune di Caslano e gli altri Comuni convenzionati (...) sono ormai compromessi?», e «ritenete possibile che a seguito di questa decisione, uno o più Comuni convenzionati potrebbero disdire la convenzione e organizzarsi altrimenti?». Così è stato, anche le firme sul divorzio ancora non ci sono.