Bellinzona

Malessere e segnalazioni: è stata licenziata la responsabile dell’ARP

La decisione è stata presa dal Municipio in seguito alle conclusioni dell’inchiesta amministrativa sul caso — Sotto la lente malesseri e difficoltà nell’ambiente di lavoro che erano stati segnalati da alcuni dipendenti comunali
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Bellinzona
26.11.2025 19:25

Dopo le segnalazioni di malumori venute alla luce negli scorsi mesi e la conseguente apertura di un’inchiesta amministrativa per chiarire la vicenda, è infine arrivata la decisione ufficiale da parte del Municipio di Bellinzona: il licenziamento della responsabile dell’Autorità regionale di protezione 15 (ARP) e dei Servizi sociali. A comunicarlo, martedì ai dipendenti comunali impiegati nei due settori, il sindaco Mario Branda. La notizia, riportata da LaRegione, va quindi ad inserirsi nel quadro di difficoltà e malumori che era stato tratteggiato in seno all’ARP e ai Servizi sociali da diversi collaboratori (un terzo della quarantina totale) i quali avevano deciso di farsi avanti lamentando disagio, malessere e anche presunto mobbing all’interno dell’ambiente di lavoro. La decisione del licenziamento è arrivata in seguito alle conclusioni dell’inchiesta amministrativa, aperta in luglio dallo stesso Esecutivo, per far luce sulla situazione e affidata all’avvocato Marco Bertoli, ex procuratore pubblico, sindaco di Cadenazzo e granconsigliere PLR.

In malattia da febbraio

La responsabile, lo ricordiamo, si era messa in malattia dal mese di febbraio (quando il malcontento aveva iniziato a manifestarsi) senza più fare ritorno. A inizio novembre era entrato in carica all’ARP un nuovo presidente: l’avvocato Matteo Delcò, sulla cui nomina era anche giunta un’interpellanza dei consiglieri comunali della Lega che chiedeva all’Esecutivo turrito di chiarire la procedura seguita e le modalità di comunicazione. Ancora da definire invece chi prenderà il posto alla guida dei Servizi sociali (visto che la responsabile si occupava di entrambi i ruoli), che verrà messo a concorso.

Servizi urbani, chiesto l’audit

Altro settore, quello dei Servizi urbani comunali, ma problematiche simili: è quanto rileva la Lega in un’interpellanza rivolta ieri al Municipio, nella quale si chiede un audit. E questo in considerazione delle voci raccolte dai consiglieri comunali che descrivono «un clima di lavoro deteriorato, tra tensioni interne e presunti episodi di mobbing», emerso da «numerose e preoccupanti segnalazioni da parte di operai comunali». I firmatari evidenziano anche le molte assenze nel settore. «Un fatto che non può essere ignorato, né sottovalutato, poiché è probabilmente sintomo di problemi profondi legati a una gestione migliorabile e ad un clima di lavoro da ricostruire».

In questo articolo:
Correlati