Bellinzona

Opere pubbliche, inverno caldo: «Avanti su più fronti prioritari»

Arriverà a conclusione entro la primavera 2026 una delle ultime tappe del lungo restauro del Bagno pubblico - Henrik Bang: «Riflettori ora puntati sulle scuole Nord e su quelle di Sementina sul risanamento del tetto del Centro sportivo»
© CdT/Gabriele Putzu
Irene Solari
16.11.2025 22:00

Si prospetta un inverno caldo e particolarmente intenso per il settore delle grandi opere pubbliche a Bellinzona. L’elenco è infatti lungo e consistente: i lavori in vista della conclusione di una delle ultime tappe cruciali per il restauro del Bagno pubblico, il rifacimento del tetto del Centro sportivo, senza contare i diversi cantieri per le scuole cittadine e, all’orizzonte, anche il futuro risanamento dell’autosilo Cervia. «Tanta, tantissima, la carne al fuoco», evidenzia a tal proposito, interpellato dal CdT, Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche della Città. Il lavoro non manca.

Un iter in sette fasi

Partiamo proprio da uno dei cantieri più importanti della città: quello che sta interessando da diversi anni il Bagno pubblico. La struttura, risalente alla fine degli anni Sessanta, nel tempo ha necessitato di diversi interventi di sistemazione. In tal senso il Municipio ha messo in campo un iter composto da sette tappe: la prima e la seconda - ultimate rispettivamente nel 2012 e nel 2013 - prevedevano la messa in sicurezza e il risanamento della torre dei tuffi. Da lì si è poi proceduto al rifacimento del ristorante, al restauro della passerella in calcestruzzo armato (terza tappa), al cambiamento del vettore energetico e al rifacimento della condotta nel locale tecnico, oltre alla sostituzione del sistema di disinfezione dell’acqua nelle vasche (tappa 4.a). Infine, si è eseguita la ristrutturazione degli spogliatoi, delle docce e dei sanitari, la creazione di nuovi giochi d’acqua, il risanamento della vasca olimpionica e dei tuffi, nonché del pozzo di captazione per la nuova condotta di irrigazione. Queste le opere previste dalla tappa 4.b che sono arrivate a conclusione nel maggio 2022.

Lavori da oltre 3 milioni

«Tutto procede secondo i piani: stiamo ultimando, come indicato nel preventivo, la tappa 5.a che prevede la sostituzione delle vetrate e alcuni interventi di ammodernamento per spogliatoi e docce». L’idea, aggiunge il capodicastero, è quella di terminare tutto entro la fine di aprile e l’inizio di maggio 2026, in modo da essere già pronti per la riapertura al pubblico. «Stiamo anche già pensando al passo successivo da compiere, con la tappa 5.b, che prevede le opere di rifacimento dei camminamenti». In sostanza, spiega Bang, il grosso del lavoro al Bagno pubblico è stato fatto o verrà concluso a breve. I costi per la realizzazione della prima parte della quinta tappa sono rimasti quelli indicati nel messaggio, ovvero 3,16 milioni. Per quanto riguarda poi le successive tappe (sesta, settima e ottava), il processo realizzativo è ancora da definire: «Lo stiamo impostando per capire bene come procederemo e come verrà svolto», visto che si tratta di alcune opere meno urgenti delle altre. «Sono naturalmente nella nostra agenda ma è possibile che valuteremo come muoverci a seconda delle esigenze che si presenteranno». Come in effetti è già capitato per alcuni alberi presenti nell’area del Bagno pubblico (ottava tappa, sistemazione a livello terra e arredo esterno): «Abbiamo provveduto a sostituire alcune piante che erano danneggiate e pensiamo, per i prossimi passi, di continuare a procedere così».

I prossimi cantieri

Per questi lavori di rifinitura, quindi, è difficile definire con precisione quali saranno i tempi. «L’importante per noi era ultimare le questioni relative alla messa in sicurezza della struttura e il grosso del lavoro di risanamento, in ogni caso, è stato fatto. Penso ad esempio alla posa del calcestruzzo e al rifacimento degli spogliatoi e dei sanitari». Per il resto, come detto, work in progress. Anche perché l’attenzione del dicastero, al momento, è focalizzata su diversi fronti. «Adesso le priorità vertono piuttosto sulle strutture scolastiche: c’è in corso il cantiere delle scuole Nord, da quasi 27 milioni, stiamo ultimando le scuole di Sementina, per altri 13 milioni; il Consiglio comunale ha votato anche le opere delle scuole dell’infanzia di Sementina, da 4 milioni, che andremo ad eseguire». C’è poi il rifacimento del tetto del Centro sportivo (3,8 milioni) e, non da ultimo gli interventi alla passerella rossa di Galbisio-Pratocarasso (1,46 milioni), dettaglia infine Bang. Per quanto riguarda invece il risanamento dell’autosilo Cervia, citato nel preventivo 2026 della Città, il percorso è ancora lungo e servirà del tempo per capire come muoversi, «anche perché il progetto è legato a quello del terzo binario quindi, per ora, di interventi concreti non ne vediamo all’orizzonte».