Alta Vallemaggia

«Ora possiamo guardare avanti con più serenità»

I sindaci di Cevio, Wanda Dadò, e di Lavizzara, Gabriele Dazio, sollevati per la decisione della Confederazione di concedere un aiuto supplementare per il rispristino dei danni dell'alluvione.
© CdT Gabriele Putzu
Spartaco De Bernardi
23.05.2025 11:58

(Aggiornato alle 19.00)
Chi la dura la vince. Grazie all’insistenza del Consiglio di Stato, che non ha mai mollato la presa, e alla mediazione di Ignazio Cassis, che si è sin da subito adoperato affinché le rivendicazioni che giungevano dal Ticino fossero ascoltate dai suoi colleghi, Berna ha deciso di accordare un aiuto supplementare per il ripristino dei danni causati dalla devastante alluvione in Alta Vallemaggia del 29 e 30 giugno dell’anno scorso. Una conferma di quanto annunciato da Albert Rösti, direttore del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) nell’intervista concessa al Corriere del Ticino lo scorso 16 maggio. L’ammontare dei sussidi straordinari che la Confederazione si è impegnata a versare non è ancora stato stabilito, ma è importante che sia passato il concetto che i Comuni di Lavizzara e Cevio non ce l’avrebbero fatta a risollevarsi senza un ulteriore sostegno finanziario da parte della Confederazione. «Considerata la fragilità delle nostre finanze, il rischio concreto è che questo evento tanto disastroso ci tagli le gambe. Accogliamo dunque con soddisfazione il fatto che Berna abbia ascoltato le nostre richieste», sottolinea una soddisfatta Wanda Dadò, sindaca del capoluogo valmaggese. «Questo aiuto supplementare ci consente da un lato di far fronte con maggior agio alle spese per il ripristino dei danni, dall’altro di proseguire con i progetti prioritari per lo sviluppo del Comune». Guardare avanti è anche la filosofia del suo omologo di Lavizzara Gabriele Dazio. «Abbiamo vissuto questo periodo con un certa ansia: vedevamo gli interventi di ripristino che siamo chiamati ad effettuare ma non sapevamo su quali aiuti pubblici avremmo potuto contare. Ora siamo decisamente più tranquilli e possiamo guardare oltre l’alluvione e dar seguito alla progettualità che riteniamo indispensabile a favore della nostra comunità».

Il Cantone fa la sua parte

Nell’annunciare l’aiuto finanziario supplementare che Berna intende accordare all’Alta Vallemaggia in aggiunta ai 10 milioni di franchi già calcolati, il direttore del dipartimento delle Finanze ed economia Christian Vitta ed il suo collega di Governo Claudio Zali, a capo del dipartimento del Territorio, hanno anticipato che fra una decina di giorni il Consiglio di Stato pubblicherà il primo messaggio riguardante i crediti per le opere di ripristino già eseguite e per quelle da effettuare a breve. E questo per un ammontare di poco superiore ai 25 milioni di franchi. «Stimiamo che in totale l’impegno del Cantone per la ricostruzione delle infrastrutture distrutte e per le opere di premunizione e ammonterà a 50 milioni di franchi», ha precisato Zali.

Fattura molto salata

Secondo quanto si è potuto calcolare sinora, i danni causati dall’evento eccezionale della scorsa estate in Alta Vallemaggia ammontano a 80 milioni di franchi. Dedotti gli aiuti cantonali e quelli federali già stabiliti a carico, dei Comuni di Cevio e Lavizzara restano 28,5 milioni. Questa somma sarà però sensibilmente ridotta grazie agli aiuti supplementari versati da Berna e, parallelamente, da Bellinzona, senza dimenticare le donazioni giunte opiose da tutti il Ticino e anche d oltre San Gottardo. La Confederazione ha infatti annunciato che il suo impegno finanziario supplementare dovrà essere accompagnato da un ulteriore sforzo del Cantone. Anzi, dei Cantoni: il contributo straordinario che Berna si è impegnata ad accordare dando mandato al DATEC di elaborare un messaggio speciale all’attenzione delle Camere federali, andrà infatti a beneficio anche di Grigioni, per i danni in Mesolcina, e Vallese. Se da Berna non è ancora nota la somma supplementare che sarà versata a favore dell’Alta Vallemaggia (il DATEC prevede costi residui complessivi per i tre cantoni pari a 36 milioni di franchi), si sa invece che il Consiglio di Stato si appresta, come detto, ad approvare il primo di una serie di messaggi riguardanti i crediti necessari per gli interventi di ricostruzione e messa in sicurezza delle zone colpite dall’alluvione. La già citata somma di 25 milioni servirà, come precisato dal capo della Sezione forestale Roland David, a coprire i costi per i lavori urgenti di ripristino delle strade cantonali per le opere di premunizione, per le misure urgenti di sistemazione, per lo sgombero e ripristino della sicurezza dopo il nubifragio, per l’aggiornamento dei piani di pericolo, per l’esecuzione delle opere forestali relative ai boschi di protezione ed al ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico. Previsto inoltre un contributo al progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana, Bosco e Mondada avviato dal Comune di Cevio e dalla Fondazione Valle Bavona, un credito per il ripristino urgente dei terreni agricoli e la ratifica delle spese sostenute per la gestione dell’emergenza.

Nuovo ponte, in luglio si parte

Altra anticipazione fornita da Zali durante l’incontro con la stampa organizzato per fare il punto della situazione al riguardo del post-alluvione in Alta Vallemaggia riguarda il nuovo ponte all’imbocco del villaggio di Cevio. Il 7 luglio, ha affermato il direttore del Dipartimento del territorio, inizieranno i lavori di costruzione del manufatto che sostituirà quello di Visletto, distrutto dalla furia del fiume Maggia nella notte tra il 29 ed il 30 giugno dell’anno scoro. 

Il Cantone fa la sua parte

Nell’annunciare l’aiuto finanziario supplementare che Berna intende accordare all’Alta Vallemaggia, unitamente a Mesolcina e Vallese, il direttore del dipartimento delle Finanze ed economia Christian Vitta ed il suo collega di Governo Claudio Zali, a capo del dipartimento del Territorio, hanno anticipato che fra una decina di giorni il Consiglio di Stato pubblicherà il primo messaggio riguardante i crediti per le opere di ripristino già eseguite e per quelle da effettuare a breve. E questo per un ammontare di poco superiore ai 25 milioni di franchi. La somma, come precisato dal capo della Sezione forestale Roland David, servirà a coprire i costi per i lavori urgenti di ripristino delle strade cantonali, per le opere di premunizione, per le misure urgenti di sistemazione, per lo sgombero e ripristino della sicurezza idraulica dopo il nubifragio, per l’aggiornamento dei piani di pericolo, delle opere forestali relative ai boschi di protezione ed al ripristino delle infrastrutture di approvvigionamento idrico. Previsto inoltre un contributo al progetto di sistemazione e riqualifica del paesaggio di Fontana, Bosco e Mondada avviato dal Comune di Cevio e dalla Fondazione Valle Bavona, un credito per il ripristino urgente dei terreni agricoli - sono 15 le aziende toccate dall’evento straordinario di poco meno di un anno fa, ha ricordato il capo della Sezione dell’agricoltura Daniele Fumagalli – e la ratifica delle spese sostenute per la gestione dell’emergenza.

Nuovo ponte, in luglio si parte

Altra anticipazione fornita da Zali durante il punto stampa organizzato per fare il punto della situazione al riguardo del post-alluvione in Alta Vallemaggia riguarda il nuovo ponte all’imbocco del villaggio di Cevio. Il 7 luglio, ha affermato il direttore del Dipartimento del territorio, inizieranno i lavori di costruzione del manufatto che sostituirà quello di Visletto, distrutto dalla furia del fiume Maggia nella notte tra il 29 ed il 30 giugno dell’anno scorso.

In questo articolo: