Politica e cinema, un rapporto da consolidare

Politica e festival si sono dati di nuovo appuntamento, questa sera, nel tradizionale ricevimento del Gran Consiglio, momento istituzionale che sottolinea il legame storico tra la rassegna locarnese e il Legislativo cantonale.
Nel chiostro della Magistrale, la presidente del Festival Maja Hoffmann ha accolto i parlamentari ringraziandoli, in un breve discorso, per il riconfermato sostegno finanziario di 3,4 milioni di franchi all’anno per i prossimi quattro anni, definendolo «essenziale non soltanto per il suo valore diretto, ma per l’effetto di leva sui partner pubblici e privati».
Hoffmann ha inoltre ribadito l’obiettivo di rafforzare la posizione internazionale della manifestazione, senza rinunciare alle radici locali e al legame con la comunità, sottolineando come «un’opera può crescere unicamente se poggia su solide radici».
Subito dopo, il presidente del Gran Consiglio Fabio Schnellmann, ha augurato al festival di «continuare a parlare alle nuove generazioni e a stimolare lo sviluppo economico e culturale del cantone», ricordando che «la politica può imparare dal cinema: il coraggio di raccontare la verità, immaginare il futuro ed emozionare senza dividere».
Nel suo saluto, il sindaco di Locarno Nicola Pini ha annunciato le dimissioni dal Gran Consiglio, una decisione accolta da un lungo applauso dei presenti, che ha segnato uno dei momenti più intensi della serata.
A chiudere la serie di interventi, il presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi ha sottolineato come il festival sia «un evento che porta il nome del Cantone oltre i confini» e un’occasione per «trasmettere la nostra parte migliore nei valori che il Ticino incarna», richiamando anche le riflessioni del CEO del Locarno Film Festival Raphaël Brunschwig sull’«anima collettiva» della regione e sull’importanza di coltivare questa stessa anima attraverso cultura, politica e coesione sociale.
La serata è stata infine arricchita dal saluto a Michele Dell’Ambrogio, al quale è stato conferito il Premio Cinema Ticino. Critico e direttore artistico del Circolo del cinema di Bellinzona, attivo da quasi 50 anni, è stato premiato per il suo impegno nel diffondere il cinema di qualità e avvicinare il pubblico alla settima arte, promuovendo un approccio partecipativo e di confronto critico, capace di creare un dialogo duraturo tra opere, spettatori e territorio. m.s.