«Quando è arrivata l'allerta tsunami, eravamo in cima alla montagna»

È stato un vero e proprio esodo di massa quello dalle coste hawaiane. Da quando, poco dopo le 15, tutti i cellulari hanno cominciato a squillare per l'allerta tsunami, causata dal terremoto di magnitudo 8.8 in Kamchatka. Poco prima delle 23 (ora locale) l'allarme è rientrato. Secondo il Pacific Tsunami Warning Center, l'arcipelago non dovrebbe essere colpito da un'onda di grandi dimensioni: l'allerta è stata declassata a livello «consultivo» e le persone – comprese le due ticinesi Fedra e Viola, temporaneamente sfollate alla scuola elementare di Kapa'a – possono fare rientro nelle loro case e negli alberghi.
Abbiamo raggiunto altri due ticinesi, in vacanza alle Hawaii. Ethan ci spiega che, quando è arrivata l'allerta sul telefono, stavano effettuando il Moanalua Valley Trail, a circa 20 chilometri da dove alloggiano, Diamond Head, sull'isola di Oahu. «Gli avvisi spiegavano che la prima onda avrebbe raggiunto terra alle 19.17 e invitavano la popolazione a evacuare tutte le zone della costa e a salire il più in alto possibile. Noi eravamo in cima alla montagna, ma incominciava a piovere, faceva freddo e non volevamo restare bloccati al buio».
I due ragazzi hanno quindi interrotto il trail e iniziato la discesa. «Il traffico era paralizzato e abbiamo atteso un po' prima di chiamare un Uber, perché i tempi di percorrenza per 20 chilometri erano tra le due e le tre ore. In quel momento ci trovavamo comunque fuori dalla zona di rischio».
Quando il traffico in autostrada è stato smaltito, Ethan e il suo amico hanno fatto rientro in appartamento. «Siamo entrati in casa alle 19.16. Non essendo abituati a queste situazioni, un po' di paura c'è stata. Ma i locali ci hanno tranquillizzati. Abbiamo contattato i proprietari dell'Airbnb che ci hanno assicurato che ci trovavamo fuori dalla zona di pericolo. Siamo usciti per acquistare al volo del cibo nei pochi grandi magazzini aperti (tutte le altre attività erano ovviamente chiuse) e siamo rientrati. Siamo tranquilli e felici che la situazione, qui alle Hawaii, sia rientrata».