«Quel quartiere va pianificato subito»

Sono 437 le firme consegnate oggi alla Cancelleria comunale di Bellinzona da un gruppo di cittadini di Camorino. I quali chiedono «l’avvio immediato» della realizzazione del comparto Piazza-Capelèta previsto non solo dal Piano regolatore dell’ex Comune (oggi quartiere), ma altresì dal Programma d’azione comunale (PAC) che «disegna» la Turrita del 2040. Si tratta di un progetto «da tempo atteso e ritenuto strategico per lo sviluppo urbanistico, sociale ed economico» del territorio.
Le richiesta della petizione
Secondo i promotori della petizione il futuro comparto rappresenta «una risposta concreta a diverse esigenze» della popolazione, che non si limitino alla fermata dei bus. Citiamo ad esempio il miglioramento della qualità degli insediamenti; più spazi moderni e sostenibili nonché aree verdi; attività ricreative e commerciali; ed il riordino urbano. «L’immobilismo penalizza i residenti, rallenta lo sviluppo della città e alimenta gravemente la sfiducia nelle istituzioni», si osserva.
Cosa dice il PAC
Il comparto, di proprietà prevalentemente pubblica, è posto in un luogo strategico, a conclusione dell’asse di accesso principale al nucleo di Camorino, rappresentato dalla Strada In Busciurina, si legge sul PAC, da gestire quale viale alberato a valenza urbana a far da cannocchiale visivo verso il centro del paese. L’elemento identificativo del comparto è la cappella di San Nicolao, monumento culturale di interesse locale. Il Piano regolatore adottato e attualmente in approvazione già prevede contenuti misti pubblico-privati inseriti in un progetto unitario per cui gli spazi a fruizione pubblica risultano ben definiti e valorizzati. «La zona per edificazione mista d'interesse pubblico e privato è destinata alla costruzione di un edificio a carattere commerciale e residenziale, contenente pure spazi d'interesse pubblico destinati a centro diurno per anziani con spazi d'incontro per la popolazione. L'edificazione dovrà avvenire secondo un progetto unitario, che definisca anche la sistemazione degli spazi esterni: accessi veicolari e pedonali, posteggi, spazi di relazione pubblici e semipubblici, giardini privati», si legge sul documento.
