Il caso

Quel tesoretto da radiografare

Bellinzona: fra campi di calcio e da tennis nonché piscine il patrimonio immobiliare ammonta ad oltre 100 milioni - Occorre capire dove e quando intervenire per assicurare la manutenzione - Sì dell’Edilizia al credito quadro fino al 2029
© CdT/Gabriele Putzu
Alan Del Don
22.04.2024 20:00

Si fa presto a dire sport. Delle infrastrutture bisogna anche prendersene cura. Quelle della Città valgono oltre 100 milioni di franchi e, nei prossimi anni, alcune dovranno essere sottoposte ad importanti lavori di manutenzione e/o ristrutturazione. Come già fatto per l’edilizia scolastica, il Municipio intende eseguire una «radiografia» pure del suo patrimonio immobiliare contraddistinto, in primis, dallo stadio Comunale, dal Bagno pubblico e dal Centro sportivo nonché da tutti i numerosi campi di calcio presenti nei quartieri.

La «vecchia» Commissione dell’edilizia, prima delle elezioni del 14 aprile, ha preavvisato favorevolmente il credito quadro complessivo di 8,7 milioni per gli interventi in agenda fino al 2029, voluti per attirare «sempre più pubblico e società». Il gremio non ha però mancato di dire la sua sul Parco urbano.

Verso la copertura fissa?

Ma non solo. Tant’è che il consesso ha chiesto, ed ottenuto, di poter sentire dalla viva voce del capodicastero Opere pubbliche Henrik Bang e del responsabile dello Sport nonché presidente dell’ente autonomo Fabio Käppeli maggiori delucidazioni. Sotto la lente della Commissione (relatrice del rapporto, firmato all’unanimità, è Michela Pini del PLR) sono finiti, ad esempio, «l’assenza di piani architettonici che mostrassero in modo visivo gli interventi di modifica degli spazi della pista coperta (eliminazione della piccola sala pesi e della sala di danza, che vengono unite per creare una sala più grande multiuso) oppure la richiesta per il futuro di avere allegate delle tabelle riassuntive dei vari costi (come fatto in altri messaggi municipali) per semplificare la lettura da parte dei commissari, il confronto delle voci di spesa e il posizionamento di questi crediti sulla globalità dell’intervento». Domande di natura tecnica, quindi, ma anche legate alla scelta di determinati materiali e alla sostenibilità energetica degli impianti.

Nella fattispecie, in merito a quest’ultimo punto, a tenere banco sono stati i palloni pressostatici dei campi da tennis. Si passerà da un riscaldamento a gas propano all’allacciamento alla rete Teris: «I tecnici non escludono per il futuro di poter proporre delle strutture permanenti di copertura (anziché stagionali come lo sono attualmente) al fine di effettuare un investimento unico che permetta di mantenere riparati e riscaldati i campi durante la stagione fredda, ed ugualmente proteggere dal sole nelle ore più calde» in primavera e in estate. Le risposte hanno convinto la Commissione.

Opere non «invasive»

Arriviamo ora al Parco urbano. Non stiamo qui a ricordare quante volte nel recente passato quest’area verde a ridosso del Bagno pubblico sia finita al centro del dibattito politico. L’Esecutivo ha sempre affermato che, prima di trarre delle conclusioni, occorre avere pazienza. Nel credito quadro al vaglio del Legislativo si prevedono nuovi interventi, vale a dire il potenziamento dell’illuminazione dei due campi principali ed il posizionamento di panchine per i giocatori. Opere non troppo invasive per non andare a cozzare con eventuali progetti futuri volti a far «vivere» maggiormente questo luogo nel quale il Municipio crede molto.

Si attende la visione d’insieme

«La Commissione, così come il Consiglio comunale tutto, stanno ancora aspettando di poter prendere conoscenza dei contenuti del nuovo masterplan di Bellinzona Sport che definirà l’assetto futuro di tutto il comparto sportivo della Città, della sua evoluzione e dell’adattamento alle necessità di mantenimento della qualità. Per questo motivo, negli anni, gli interventi fatti attorno al Parco urbano (che figura a livello pianificatorio come prato verde naturale di interesse pubblico e non come campo di calcio) sono stati minimi e poco invasivi, al fine di evitare lo sperpero di risorse», puntualizza l’Edilizia.

Capitolo littering e sicurezza. Pure in questo caso si è fatto un passo avanti, con il potenziamento della videosorveglianza ed il «miglioramento che è stato constatato dal personale dei Servizi urbani incaricato e dalle società sportive che lo frequentano».

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