Rösti sulla Agno-Bioggio: «In linea di principio, sì»

«Nell’ambito dei programmi d’agglomerato, il cofinanziamento di un’infrastruttura come la circonvallazione Agno-Bioggio tramite il Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) dovrebbe essere oggetto di un’analisi dettagliata, ma è in linea di principio possibile». Firmato: il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) Albert Rösti. Inizia così la risposta del consigliere federale, datata 20 ottobre, a una lettera inviatagli lo scorso 28 agosto dall’Associazione LEA del PLR. Nella missiva, l’associazione d’area liberale radicale chiedeva in sostanza di prendere posizione sulla possibilità di inserire la circonvallazione all’interno dei programmi federali.
«Affinché una misura possa essere finanziata attraverso i programmi d’agglomerato, deve essere integrata in una strategia globale dei trasporti e deve essere coordinata con lo sviluppo degli insediamenti», risponde Rösti, che riprende quanto affermato dall’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) al Corriere del Ticino lo scorso giugno e, soprattutto, quanto ribadito dal Consiglio federale lo scorso agosto in risposta a un’interpellanza di Piero Marchesi. «L’integrazione e i coordinamento devono essere dimostrati nel quadro di un programma d’agglomerato».
Insomma, la risposta è riassumibile con «mandateci il progetto e valuteremo». In ogni caso, i programmi d’agglomerato di quinta generazione (PAL5) sono già stati inoltrati alla Confederazione per essere esaminati. Il termine scadeva lo scorso 30 giugno, mentre quello per la sesta generazione sarà presumibilmente nel 2029.
«Il Ticino si attivi a Berna»
«Siamo soddisfatti che il consigliere federale Rösti abbia fatto chiarezza in merito alla nostra richiesta, confermando che il cofinanziamento federale della circonvallazione Agno–Bioggio è possibile. Chiediamo dunque che non venga perso altro tempo e che il Cantone si adoperi al più presto con Berna. La circonvallazione Agno–Bioggio nella sua variante interrata rappresenta un’infrastruttura strategica per la mobilità del Luganese e per la qualità di vita dei cittadini. Il Ticino deve presentarsi a Berna con progetti solidi e condivisi, non con rassegnazione», ha commentato al CdT il presidente dell’Associazione LEA, Christian Fini.
«Pronto a ricredermi»
Sulla questione, lo ricordiamo, si era già espresso il direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali. «Se la variante interrata della circonvallazione Agno-Bioggio sarà cofinanziata da Berna, sarò il primo a cospargermi il capo di cenere». Già il Consiglio federale «si è limitato a indicare quanto previsto dalla legge, ovvero che le circonvallazioni rientrano tra le opere che possono teoricamente essere cofinanziate e che, al fine di ottenere un contributo, devono essere inserite in un Programma d’agglomerato (PAL), integrate in una strategia generale dei trasporti e, non da ultimo, coordinate con lo sviluppo dell’agglomerato».
A inizio 2025, durante il processo di accompagnamento della Commissione regionale dei trasporti del Luganese nell’elaborazione del PAL5, i servizi del DT avevano valutato la possibilità che la circonvallazione, nelle due varianti con tracciato interrato o parzialmente in superficie, potesse ottenere un cofinanziamento federale. L’esercizio, detto altrimenti, è stato dunque fatto. Almeno secondo il DT. Ma «l’esito della valutazione – aveva spiegato lo scorso 25 agosto il DT in una nota – è stato negativo». In ogni caso, considerate le richieste giunte da più parti e in particolare gli atti parlamentari presentati, il DT ha preso contatto con l’autorità federale per un confronto specifico, fuori procedura, per capire se effettivamente l’oepra interrata può ottenere un cofinanziamento federale. Ad oggi, stando a quanto abbiamo appurato, non si registrano novità su questo fronte.


