Viabilità

«Siamo soffocati dal traffico, speriamo sia la volta buona»

I sindaci di Gambarogno, Cadenazzo e Sant’Antonino confidano che il collegamento A2-A13 possa essere realizzato in tempi relativamente brevi - Il progetto riprende in buona parte quello elaborato dal Cantone
La nuova situazione viaria con gli sbocchi delle gallerie a Quartino © DT/elab CdT
Spartaco De Bernardi
11.10.2025 06:00

«Mi auguro che a questo punto il progetto sia sdoganato e che si possa procedere celermente verso la sua realizzazione». Gianluigi Della Santa, sindaco di Gambarogno, non vede l’ora che per il collegamento A2-A13 si passi finalmente dalle parole ai fatti. O, meglio, dalle carte ai cantieri. La perizia commissionata dal Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) ai professori del Politecnico di Zurigo Ulrich Weidmann e Michael Nold ha infatti concluso che, dal punto di vista tecnico, la costruzione del tratto autostradale tra Bellinzona e Locarno è da ritenersi prioritaria con orizzonte temporale da qui al 2045. «Oltre alla cantonale perennemente intasata dal traffico di pendolari e turisti - aggiunge Della Santa - non bisogna dimenticare che sui terreni dove è previsto il futuro tracciato autostradale vige una cosiddetta zona di riserva. Ciò significa che su quegli appezzamenti non è al momento possibile costruire, ciò che di fatto blocca lo sviluppo edilizio di una buona fetta del nostro territorio. Anche per i proprietari è importante che si possa sapere in tempi brevi il destino dei loro terreni».

«Situazione insostenibile»

«Il fatto che dal punto di vista tecnico sia ritenuto un elemento prioritario per il miglioramento della viabilità sul Piano di Magadino non può che rallegrarci», rileva dal canto suo il sindaco di Cadenazzo Marco Bertoli. Quella giunta dagli esperti del Poli è un’importante conferma di quanto si sostiene da tempo, ovvero che la soluzione proposta «appare complessivamente vantaggiosa e prioritaria, in quanto non solo elimina i problemi di capacità, ma decongestiona anche gli insediamenti, migliora la sicurezza stradale e risolve una criticità sulla rete autostradale», si legge nella perizia presentata venerdì (vedi CdT di ieri).

«L’aspettativa è alta per un’opera che è stata definita prioritaria a livello tecnico», prosegue Bertoli, ribadendo come oggi il traffico sul Piano sia insostenibile. «Le colonne si formano in qualsiasi ora del giorno e durante il periodo della vacanze estive spostarsi in automobile tra Bellinzona e Locarno diventa un vero calvario».

«Ci siamo e ci saremo»

Il progetto ha ottenuto l’«imprimatur» degli esperti del Poli di Zurigo, ora tocca però alla politica fare in modo che il collegamento A2-A13 rientri tra le opere stradali da inserire nel programma realizzativo 2025-2045 della Confederazione. «Noi ci siamo sempre stati e ci saremo anche in futuro», evidenzia la sindaca di Sant’Antonino Simona Zinniker. «Insieme agli altri Comuni ed al Cantone sosterremo con forza la realizzazione di quest’opera che è essenziale per il miglioramento della viabilità tra i due poli sopracenerini, ma anche e soprattutto per la qualità di vita dei nostri concittadini». La necessità di far quadrato attorno al progetto l’hanno del resto espressa dalle colonne del Corriere del Ticino anche Nicola Pini, presidente della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese, ed il suo omologo del Bellinzonese Mattia Lepori.

Otto chilometri in galleria

La variante che sta attualmente approfondendo l’Ufficio federale delle strade (Ustra), come ci conferma il suo vicedirettore Guido Biaggio, riprende in buona parte quella elaborata dal Cantone. Variante che prevede un investimento di 1,8 miliardi di franchi. Nel dettaglio, il tracciato del collegamento A2-A13 si sviluppa su 11 chilometri, 8 dei quali in galleria. Tracciato che, partendo da ovest si allaccia al tratto esistente di A13 in corrispondenza della rotonda e del futuro svincolo di Riazzino. Prosegue in direzione di Quartino tramite la realizzazione di un nuovo viadotto sul fiume Ticino. Proprio questo manufatto, che si inserisce in una zona palustre di importanza nazionale, fa storcere il naso all’Ufficio federale dell’ambiente che ha proposto un’alternativa per il collegamento A2-A13 lungo la sponda destra del Ticino. Alternativa che la perizia del Poli non ritiene tuttavia percorribile: «Ulteriori analisi delle varianti non produrranno soluzioni migliori», recita il documento.

Raggiunto Quartino, il tracciato si innesta in galleria per circa 7 chilometri fino a raggiungere, aggirando gli agglomerati di Contone e Cadenazzo, Sant’Antonino. Dopo un breve tratto a cielo aperto, si innesta ancora in sotterraneo per un breve tratto di circa un chilometro fino a raggiungere lo svincolo di Bellinzona sud, collegandosi con l’A2.

Ferrovia

Un marciapiede in più alla stazione FFS

Investimento di 15 milioni — Tra le opere indicate quali prioritarie dalla perizia eseguita dagli esperti del Poli di Zurigo figura anche un ulteriore marciapiede alla stazione FFS di Locarno. L’investimento preventivato è di 15 milioni di franchi. «Confido che questo potenziamento dell’offerta possa contribuire a rilanciare il discorso del nodo intermodale dopo la bocciatura popolare del progetto proposto dal Cantone», commenta il sindaco di Locarno Nicola Pini.

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