Sull'A2 si punta sulla "ticinesità"

BELLINZONA - Tra novità e conservazione le due Aree di servizio autostradali di Bellinzona (nord) e Monte Carasso (sud) sono pronte a sottoporsi ad un restyling di una trentina di milioni di franchi. Il progetto è in pubblicazione fino al 9 luglio nelle rispettive Cancellerie comunali. Il CdT ha spulciato il voluminoso incarto costituito dagli approfondimenti tecnici, dalla relazione del geologo Ueli Schindler e dai numerosi documenti e piani. La concessione, come noto, è stata assegnata dal Consiglio di Stato al gruppo Shell-Marché. Le infrastrutture verranno inaugurate, nella rinnovata forma, all'inizio del 2018.
A disegnare il moderno look è l'architetto luganese Charles de Ry. I complessi si compongono di due stazioni di servizio (con annesso negozio Migrolino), altrettanti ristoranti Marché e shop Coop Pronto ed il motel Benjamin. Partiamo dai distributori Shell, realizzati dagli architetti Livio Vacchini, Aurelio Galfetti e Claudio Pellegrini. Si è deciso di non stravolgerne forma e contenuti puntando su un duplice intervento: conservativo «del linguaggio formale dell'edificio» (con le facciate in metallo) ed invasivo «sulla struttura, la tecnica e il contenuto». Per raggiungere lo standard Minergie-P sul tetto verranno posati dei pannelli fotovoltaici. Avranno per contro un altro aspetto i due Marché, costituiti entrambi da due volumi: quello tecnico, per gli addetti ai lavori, è quello principale, dove si mangia. In quest'ultimo si inseriranno dei punti vendita nonché lo sportello dell'Organizzazione turistica regionale del Bellinzonese e valli. I posti a sedere interni saranno 180, quelli sulle grandi terrazze esterne 170.
Veniamo infine al motel Benjamin, caratterizzato da quattro piani più uno interrato. Non sono previsti cambiamenti degli spazi esistenti ma solamente interventi di «ristrutturazione energetica e di sicurezza». In pratica verrà mantenuta la struttura esistente e sistemati unicamente, ovvio, i difetti. I materiali dominanti nella ristrutturazione delle Aree austostradali Bellinzona nord e sud saranno il granito di Lodrino ed il legno di castagno, «nel rispetto del territorio ticinese e della sua cultura. Un gesto di riutilizzo di elementi storici in un mondo moderno in continua evoluzione, ma carico di nostalgia», si legge nella relazione tecnica. Non mancheranno il vetro («come mezzo di integrazione, di trasparenza ma anche di riflessione») ed il calcestruzzo che rimarrà «nascosto nel terreno».