Lugano

Svolta sull’ex Macello: dissequestrate le macerie

Lo ha deciso negli scorsi giorni il procuratore generale Andrea Pagani – Accordo tra le parti sulla denuncia per danneggiamento – Può sbloccarsi il progetto MATRIX di una «cittadella della cultura» sul sedime dell’ex centro sociale autogestito – L’inchiesta principale è ancora in corso
© CdT/Gabriele Putzu
Nico Nonella
01.10.2025 06:00

Ci sono importanti sviluppi nell’inchiesta sulla demolizione dell’ex Macello. Stando a quanto appurato dal Corriere del Ticino, negli scorsi giorni il procuratore generale Andrea Pagani ha ordinato il dissequestro delle macerie che si trovano ancora sul sedime dell’ex centro sociale autogestito, demolito nella notte tra il 29 e il 30 maggio 2021. La decisione non è ancora crescita in giudicato; appena lo diventerà, il materiale potrà essere smaltito. Ma non è tutto: Città e autogestiti hanno trovato un accordo per quanto riguarda la denuncia, che verrà ritirata, per danneggiamento presentata da questi ultimi in relazione agli oggetti personali di loro proprietà ancora sul sedime. Da noi contattate, le parti non commentano.

Un passo importante

La decisione del procuratore generale è un passo importante, in primis nell’ambito dell’inchiesta penale. Il filone principale, legato alla demolizione, è ancora aperto dopo che la Corte dei reclami penali nel giugno 2023 ha rinviato gli atti al Ministero pubblico. Ministero che nel dicembre 2021, attraverso il procuratore generale Andrea Pagani aveva emanato un decreto di abbandono in relazione alle ipotesi di reato di abuso di autorità, violazione delle regole dell’arte edilizia e infrazione alla Legge federale sulla protezione dell’ambiente.

Il dissequestro è però anche un passo importante per la stessa Città di Lugano, che può sbloccare il progetto della «cittadella della cultura» all’ex Macello. Parliamo del CAMPUS MATRIX. Proprio lo scorso giugno, la Commissione dell’edilizia, nel dare il proprio avallo alla variante di Piano regolatore presentata dal Municipio, aveva invitato l’Esecutivo a formulare «velocemente un intento chiaro in merito alla tempistica per la realizzazione del progetto e per le priorità di intervento». Nel rapporto dei relatori Dario Petrini (Avanti con MTL) e Carola Barchi (PLR-PVL) era stato fatto notare che «la struttura versa già ora in uno stato precario; se non viene ristrutturata al più presto, rischia di diventare un rudere». Certo, molto è limitato dal dissequestro e la Commissione auspicava un ritorno alla normalità per potere avanzare con il progetto MATRIX.

Nel nuovo comparto, lo ricordiamo, troveranno posto attività in sinergia con quelle accademiche, quali alloggi temporanei di breve e media durata, attività culturali, didattiche, espositive ed aggregative, piccoli spazi commerciali e di artigianato.

«Misure particolari»

Tornando alle macerie, una volta cresciuta in giudicato la decisione del procuratore generale si potrà procedere con lo sgombero dei detriti. Detriti, sequestrati il 1. giugno 2021, sui quali erano state disposte delle analisi per appurare la presenza di materiali nocivi. I risultati dei prelievi effettuati il 17 giugno 2021 sotto il cumulo delle macerie nell’area dell’ex Macello posta sotto sequestro, aveva fatto sapere il Ministero pubblico in una nota, avevano, «come già riscontrato durante i prelievi in superficie, confermato la presenza puntuale di alcuni materiali contenenti amianto e idrocarburi policiclici aromatici (PAH) in singoli oggetti che non sono presenti in quantitativi importanti rispetto alla massa delle macerie e dei rifiuti. Non sono per contro state evidenziate tracce di amianto (o indizi di altre sostanze pericolose) nel materiale fine sul sedime. La Sezione protezione aria, acqua e suolo (SPAAS), ha confermato che l’area delimitata e sottoposta a sequestro è al momento sicura e priva di effetti dannosi per la popolazione e l’ambiente. La SPAAS ha inoltre indicato che diversi materiali sul sedime sono da considerarsi come rifiuti speciali che, al momento del dissequestro, dovranno essere smaltiti applicando misure particolari per adempiere alle esigenze ecologiche prescritte dalle normative edilizie e ambientali».

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