La critica

Timori per la chiusura del tunnel del San Gottardo: «L'Italia tagliata fuori dall'Europa»

L'europarlamentare leghista Alessandro Panza esprime preoccupazione per la situazione viaria sull'arco alpino: «Non possiamo permettere che queste infrastrutture create con lungimiranza nei secoli scorsi vengano pregiudicate dalla mancanza di manutenzione, coraggio o risorse»
© CdT/Gabriele Putzu
Red. Online
11.09.2023 12:00

La notizia della chiusura del tunnel stradale del San Gottardo, evidentemente, è arrivata anche in Italia. E, di riflesso, all’Europarlamento. Dove, in quota Lega, siede Alessandro Panza. L’onorevole, è il minimo che si possa dire, non ha certo usato giri di parole: «L’Italia rischia di essere tagliata fuori e l’Europa di perdere i collegamenti principali da e verso il Mediterraneo» ha dichiarato. «Dopo la frana sul Frejus, lo slittamento dei lavori al tunnel del Monte Bianco, l’incidente nella galleria ferroviaria del San Gottardo, da ieri, domenica 10 settembre, anche il tunnel stradale è stato chiuso al traffico in entrambi i sensi e a tempo indeterminato per una crepa nel soffitto».

Una tempesta perfetta, già. Panza, al riguardo, auspica che l’Europa, nell’insieme, si chini sulla situazione dei valichi alpini: «Le Alpi sono una cerniera sociale economia e politica – ha detto l’europarlamentare – e non possiamo permettere che in un ingranaggio così delicato ci sia della sabbia che rischia di comprometterne il funzionamento». E ancora: «Urge un piano di investimenti europeo che tenga conto di tutte le principali direttrici, ivi compresi il Sempione che è un punto di forza strategico, così come tutte le altre direttrici che collegano l’Europa al Mediterraneo».

Infine, un velato j’accuse: «Non possiamo permettere che queste infrastrutture create con lungimiranza nei secoli scorsi vengano pregiudicate dalla mancanza di manutenzione, dalla mancanza di coraggio o dalla mancanza di risorse». Ne va, ha concluso Panza, del destino e del futuro dell’Italia.

La questione, va da sé, è anche (se non soprattutto) economica. I dati dell’import-export fra Italia e Nord Europa, aveva ricordato alcune settimane fa il Sole24Ore, sono notevoli: fino a 170 milioni di tonnellate di merci all’anno. Il Brennero, con 49,4 milioni di tonnellate ripartite fra strada e treno domina la speciale classifica. Per quanto temporanei, i danni conseguenti alla chiusura dei valichi alpini possono essere importanti.

Come ha ricordato il Corriere della Sera, di tutto l’import-export dell’Italia con il mondo – 266 milioni di tonnellate – il 60% passa per l’arco alpino e i suoi principali valichi. Fra cui, venendo alla Svizzera, il San Gottardo e il Sempione.

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