Torna il sereno a teatro

È stato firmato da otto membri su nove della Commissione della gestione. E già questa è una notizia, alla luce delle discussioni attorno al tema sorte negli ultimi anni. L’unico a non sottoscrivere il rapporto (relatore Vito Lo Russo, PLR) sul consuntivo 2021-2022 dell’ente autonomo Bellinzona Teatro (avanzo di 2.337 franchi) è stato Giuseppe Sergi (Verdi-FA-MPS-POP), il quale in una mozione presentata lo scorso novembre chiede che la gestione torni nelle mani della Città.
«Un teatro è considerato frequentato se viene visitato da un numero significativo di persone e offre un programma di eventi e spettacoli regolare e di qualità. Inoltre la capacità del teatro di soddisfare le esigenze e le aspettative dei suoi spettatori è un altro fattore importante che può influire sulla sua frequentazione», scrivono nella premessa i consiglieri comunali di PLR, Unità di sinistra, il Centro e Lega-UDC.
«Seguiti i nostri suggerimenti»
Secondo i commissari, alla luce anche della pandemia, si può dire che l’ente autonomo ha profuso degli sforzi significativi per «mantenere una programmazione regolare e di qualità». Non solo. La maggioranza della Gestione ha apprezzato «che la direzione dell’ente ha preso in buona considerazione alcuni suggerimenti dati nella relazione dell’anno precedente (...). La strategia messa in atto da parte dell’ente, volta a valorizzare un piccolo teatro come il nostro, deve giustamente promuovere eventi che coinvolgano la comunità locale. In tal modo la cittadinanza può sentirsi maggiormente partecipe alla vita del borgo».
Il pubblico, si diceva. Ebbene, rispetto al periodo precedente l’emergenza sanitaria l’affluenza al teatro Sociale nella capitale si è ridotta del 25%. I commissari chiedono infine di attualizzare gli statuti e di studiare delle nuove strategie per attirare più pubblico.


