Tra tradizione e nuove leve: una storia lunga 240 anni

La Civica Filarmonica di Bellinzona spegne quest’anno 240 candeline. Una lunga sinfonia fatta di passione, concerti, concorsi e collaborazioni che sarà celebrata degnamente e in grande stile. Fondata nel 1785, è una delle formazioni bandistiche più antiche della Svizzera, nata con l’idea, tuttora viva, di usare la musica come linguaggio universale per unire le persone. In occasione dell’anniversario, abbiamo raggiunto Luigi Donato, copresidente della Civica, che ci ha aperto le porte della storica banda e anticipato alcuni momenti chiave della celebrazione.
Momenti speciali
Il tradizionale Concerto di Gala di fine anno, fissato per il prossimo 7 dicembre, «assumerà un rilievo particolare e sorprendente», spiega Donato, lasciando intendere che ci saranno momenti speciali per ripercorre il lungo percorso della storica formazione musicale. Nel corso dell’anno la banda ha già dedicato alcuni concerti all’anniversario e ha preso parte a manifestazioni di rilievo, anche al di fuori della capitale. Il prossimo maggio, ad esempio, il gruppo sarà di nuovo tra i protagonisti della Festa federale della musica in programma a Bienne, una manifestazione che si tiene ogni cinque anni. «È uno degli eventi bandistici più importanti al mondo - rileva il nostro interlocutore - per noi è un privilegio, ci abbiamo sempre preso parte con orgoglio». D’altronde, sono poche le filarmoniche del Ticino che vi aderiscono. Questa partecipazione segna il ritorno dopo dieci anni e dopo la cancellazione dell’ultima edizione a causa della pandemia. E, infatti, la Civica Filarmonica può vantare numerose partecipazioni a concorsi nazionali e internazionali, tra queste spicca il primo premio ottenuto nella propria categoria a Montreux. Ma non solo. Il gruppo si è infatti esibito anche all’estero, come a Strasburgo o durante il gemellaggio con la banda di Salò sul lago di Garda. Non mancano poi, naturalmente, le collaborazioni locali, tra cui quella con il teatro Sociale di Bellinzona che ha dato vita a diversi spettacoli congiunti.
Musica che unisce
La Civica conta oggi una settantina di musicisti, tra i 15 e i 74 anni, con una ventina di under 25, molti provenienti anche da fuori Bellinzona. «Persone diverse, con storie e occupazioni differenti, che ogni lunedì sera si ritrovano con una passione in comune: suonare insieme». Ma come si guarda avanti dopo 240 anni di storia? Per il nostro interlocutore la risposta è chiara: «La Filarmonica continua a svolgere un ruolo fondamentale, creando comunità, offrendo momenti di spensieratezza e portando musica di qualità in un contesto positivo e accogliente». Che si tratti di una prova o di un concerto, aggiunge, «bastano poche note per lasciarsi alle spalle i pensieri quotidiani». E il «rinnovamento» passa anche dai giovani. Dopo un calo post pandemico, l’ingresso delle nuove generazioni è in ripresa. Da trent’anni la collaborazione con la Scuola di musica regionale forma le nuove leve fin da piccoli: «La mini banda è un luogo prezioso, dove si cresce insieme anche musicalmente». Tuttavia, una sfida c’è: sono molti, infatti, i giovani che lasciano il Ticino per studiare oltre Gottardo.
Non solo sagre
Un’iniziativa importante è stata la nascita della «Commissione interna dei giovani», rivolta agli under 25. «L’obiettivo è coinvolgerli attivamente - spiega - raccogliere idee, proporre iniziative extra musicali e rafforzare lo spirito di gruppo». A bilanciare questo polo generazionale, c’è anche la «Commissione dei saggi», formata da chi suona da oltre 20 anni, per valorizzare l’esperienza e mantenere viva la memoria della banda. Anche la copresidenza, di cui Donato è espressione a soli 35 anni, nasce per stimolare nuove idee. Una varietà del repertorio che rende la Civica più dinamica. «Cerchiamo di far capire che la banda non è solo marcette e sagre, ma può spaziare dalla classica alla leggera, fino ai concerti-spettacolo come quello dedicato a Ennio Morricone, realizzato proprio con il teatro Sociale». E se la promozione degli eventi passa ancora molto dal passaparola, il messaggio è chiaro: «Puntiamo sulla qualità dei concerti e sul far vivere al pubblico un bel momento».