Va in scena il primo atto del «nuovo» Sociale

Passare in meno di 24 ore dalla Festa federale alla prima seduta di Consiglio comunale dopo l’estate è davvero... tutta un’altra musica. Battute a parte, stasera il plenum di Bellinzona è tornato a riunirsi. All’ordine del giorno un solo, importante, tema: il contributo biennale per l’ente autonomo Teatro, pari a 578.000 franchi all’anno. I sì sono stati 46 a fronte di 8 astenuti.
Archiviato il passato (forse)
Dopo gli accesi dibattiti degli ultimi anni sulla gestione amministrativa e sulle scelte artistiche del Sociale, adesso si è voltata pagina in attesa che sia ufficialmente operativa la Commissione artistica esterna voluta per dare supporto alla direzione. Prima, però, occorre sbloccare la nuova versione dello statuto ferma sulle scrivanie dell’Ufficio giuridico cittadino in quanto il Municipio intende allinearlo ai documenti degli altri quattro enti di diritto pubblico.
Si alza il sipario
Ad aprire le danze è stato il relatore del rapporto della Commissione della gestione Sacha Gobbi (Lega-UDC), il quale ha sottolineato che «l’anno scorso la nostra commissione era stata particolarmente critica nei confronti dell’ente autonomo Teatro. A distanza di dodici mesi si intravedono degli interventi nella giusta direzione. Il grado di apprezzamento ed il tasso di occupazione sono migliorati. Dopo anni di immobilismo l’inizio è promettente anche se molto resta da fare. Ad esempio il fatto che la Commissione artistica non è ancora operativa e che la revisione dello statuto è tuttora in corso. Ma pure in questi casi la Gestione ha deciso di dare fiducia alla direzione del teatro, un gioiello della nostra città».
Martina Malacrida Nembrini (Unità di sinistra), che ha firmato il rapporto con riserva alla pari della collega Lisa Boscolo, ha puntualizzato che il documento della Gestione «non rispecchia la posizione del nostro gruppo». Posizione che non ha però esplicitato di fronte al plenum.
Volti nuovi nel plenum
Due nuovi consiglieri comunali in casa PLR. Roberto Mercoli (classe 1965, per lui è un ritorno nel plenum, dove ha fatto parte anche del gruppo socialista) e Giuseppe Delnotaro (classe 1950) sono subentrati, rispettivamente, a Matteo Mozzini ed Arno Ceschi le cui dimissioni sono state accolte stasera dal Legislativo cittadino. Come abbiamo riferito lo scorso 5 settembre, dall’inizio della legislatura hanno lasciato ben nove membri del Consiglio comunale. E non è finita. Il prossimo a gettare la spugna sarà un altro esponente liberale radicale, Nicola Zorzi. La Commissione della legislazione ha già preavvisato favorevolmente all’indirizzo del plenum l’addio. O arrivederci.