Vallemaggia scombussolata dalla truffa sulle fondazioni
«I nodi prima o poi vengono al pettine», si legge in un post che circola tra i social e riferito all’inchiesta per truffa in Vallemaggia. È una valle scombussolata e per certi versi attonita quella che traspare dopo che è stata resa pubblica l’inchiesta sulla truffa per mestiere - quindi ripetuta in tempi e importi che dovranno essere definiti - che vede coinvolti alcuni personaggi molto noti in valle e con risvolti anche oltre San Gottardo. In particolare, ha destato stupore l’arresto del 64.enne residente nell’Alta Valle, patrizio, agricoltore e forestale, molto attivo in fondazioni e associazioni che lavorano e promuovono il territorio. Preoccupazione espressa da più parti a livello istituzionale - anche se a microfoni spenti - per i fatti che, se confermati, metterebbero in cattiva luce i tanti progetti di recupero e rilancio dell’intera Vallemaggia, con risvolti negativi d’immagine soprattutto in Svizzera interna, dove risiedono gran parte dei finanziatori.
Pur non volendo esprimersi sui fatti, in un nostro giro d’orizzonte tra sindaci e operatori economici della valle si sottolinea il danno d’immagine che accompagna una vicenda giudiziaria i cui contorni precisi - e l’eventuale esistenza di «buchi» e distrazione di denaro nella gestione di risorse private e pubbliche - devono però ancora essere chiariti nell’ambito dei riscontri che gli inquirenti stanno ancora raccogliendo.
Mesi di indagini
È da qualche tempo, come evidenzia il comunicato congiunto di Polizia e Ministero pubblico diffuso nella serata di mercoledì, che il lavoro investigativo s’è sviluppato ed è sfociato in una serie di interrogatori, perquisizioni e sequestri di materiale sia nella regione sia oltre San Gottardo. Oltre all’arresto del 64.enne valmaggese - domani è attesa una conferma o meno della misura cautelativa - sono state interrogate altre due persone della regione che collaborano con lui da anni. Messi sotto torchio dagli inquirenti anche i familiari dell’imprenditore arrestato. Opera invece nella raccolta fondi privati e pubblici, con una sua società di «fundraising», l’altro indagato, italiano, residente nel Canton Lucerna.
Lavori e fatture
Il 64.enne imprenditore forestale e agricolo valmaggese arrestato mercoledì è da decenni attivo in almeno tre o quattro fondazioni che si occupano della salvaguardia del territorio e di rustici in Alta Valle. Fondazioni che hanno raccolto milioni di franchi destinati a vari progetti. L’inchiesta dovrà far luce sulla gestione di questi fondi, sulle fatturazioni e sulla compravendita di rustici e stalle sistemati grazie ai contributi raccolti.