Francia

Tra le ipotesi sulla morte del piccolo Émile anche un attacco dei lupi

Le indagini sulla scomparsa del bimbo di due anni e mezzo si prospettano ancora lunghe e complesse – Dopo il ritrovamento delle ossa, nessuna pista è esclusa
Red. Online
20.04.2024 14:00

Un breve messaggio sul gruppo Facebook Prions pour Émile (Preghiamo per Émile). Quindici giorni dopo il ritrovamento delle ossa del piccolo Émile, il bambino francese di due anni e mezzo scomparso nel luglio 2023, la madre Marie Soleil ha rotto il silenzio. E ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno scritto alla famiglia per mostrare il loro sostegno e hanno partecipato alla raccolta fondi. Dallo scorso luglio, il gruppo sul social ha ricevuto le preghiere e le parole di migliaia di utenti toccati dal tragico evento. «Stiamo cercando di leggere tutti i vostri messaggi, che siano commenti, messaggi privati, lettere, eccetera», ha spiegato la madre mercoledì. Ha anche aggiunto che lei e il marito hanno ricevuto parte del denaro donato, che servirà per il funerale.

Il mistero della scomparsa di Émile è stato in parte svelato durante il fine settimana di Pasqua, quando un'escursionista che passeggiava lungo un sentiero nei pressi di Haut-Vernet, frazione del piccolo Comune di Le Vernet nel dipartimento delle Alpi dell'Alta Provenza, si è imbattuta nei resti parziali del piccolo. «Siamo tutti molto toccati dalla vostra compassione», ha aggiunto Marie Soleil. La famiglia, durante i mesi della scomparsa, si era espressa unicamente nel giorno del compleanno del bimbo, altrimenti si era chiusa nel silenzio più assoluto, rifiutando di parlare con la stampa.

Émile Soleil era scomparso l'8 luglio 2023, poco dopo avere raggiunto la casa dei nonni materni per passare le vacanze estive. I suoi genitori, che vivono a La Bouilladisse, tra Aix en Provence e Marsiglia, non erano presenti quel giorno. Avevano affidato il bambino al nonno. Due vicini avevano affermato di avere visto il bambino nella strada principale della frazione, sebbene le loro testimonianze in seguito si erano rivelate contraddittorie. A suo tempo non era stata esclusa nessuna pista, sebbene l'ipotesi che fosse caduto era stata più o meno scartata quasi subito dal momento che, dopo molteplici ricerche organizzate nelle vicinanze della frazione, non era stato trovato alcun corpo. I 25 abitanti della frazione e alcuni dei dintorni sono stati tutti interrogati a più riprese dagli inquirenti nei nove mesi di inchiesta. Sabato 30 marzo, appunto, un'escursionista si era imbattuta nei resti ossei del bambino a due chilometri dal villaggio di Haut-Vernet. Un nuovo frammento osseo è stato poi ritrovato dieci giorni dopo nella stessa zona dei vestiti, sotto il cranio.

Ancora senza un perché

«Tra la caduta, l'omicidio colposo e l'assassinio, non possiamo ancora privilegiare un'ipotesi rispetto a un'altra», aveva insistito il procuratore di Aix-en-Provence Jean-Luc Blachon il 2 aprile, durante la sua prima apparizione davanti alla stampa.

Tra le varie ipotesi, quella che Émile si sia ritrovato nell'erba alta mentre stava passando un mietitrebbia, che la taglia e la raccoglie in grossi covoni. Il piccolo potrebbe essere stato «aspirato» da uno di questi grossi mezzi agricoli, che erano in piena attività proprio nei giorni della sua scomparsa.

In un'intervista a Le Parisien, un abitante del luogo ha spiegato che in estate i lupi si avvicinano al villaggio e alle greggi di pecore. Gli animali in realtà hanno paura degli esseri umani, ma l'uomo ipotizza che nel caso del ragazzo la situazione possa essere stata diversa. «Se non c'è nessuno, un lupo può benissimo afferrare un bambino al pozzo del villaggio e correre per mezz'ora», ha dichiarato il sindaco della città, François Balique, alla rivista Marianne, «senza fermarsi, senza allentare la pressione e senza versare sangue». Lo scorso settembre sono stati registrati molti attacchi nei pascoli. Un cacciatore locale, tuttavia, sospetta che i lupi possano essere intervenuti sulla salma del piccolo, ma esclude che il grande predatore abbia ucciso il bambino.

Intanto le indagini si sono concentrate su un dettaglio: dalle scarpe di Émile mancherebbero alcuni frammenti dei lacci. «Ci sono cose che sono perfettamente spiegabili», ha spiegato una fonte a BMF. «Le indagini proseguono, anche su questo aspetto. Ma può darsi che i lacci si siano sfilati durante il tragitto, o che si siano deteriorati nel tempo».

Le indagini, che si prospettano ancora lunghe e complesse, continuano a tutto campo e per ora nessuna pista è esclusa.

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