Il caso

Una vita strappata troppo presto e i molti interrogativi

Cadavere rinvenuto in centro a Bellinzona: si indaga sul possibile coinvolgimento del trentenne arrestato nella morte della sua amica - Potrebbe aver tenuto nascoste delle informazioni - Si attendono intanto i risultati dell'autopsia
La casa si trova a due passi da Palazzo Civico. © CdT/Chiara Zocchetti
Alan Del Don
07.07.2025 19:04

Una storia molto triste, in tutti i sensi. Di una vita strappata troppo presto alla terra, nel fiore della gioventù. Una donna di nemmeno 25 anni che era gioviale con tutti ma che, negli ultimi tempi, si era improvvisamente rabbuiata. Fino a giovedì scorso, verso le 16.30, quando il suo cadavere è stato rinvenuto nell’appartamento poco distante da Palazzo Civico a Bellinzona, in Vicolo al Sasso. E ora, come anticipato oggi dal Corriere del Ticino, ecco l’arresto di un trentenne. La cui posizione è al vaglio degli inquirenti. «Gli accertamenti dovranno in particolare stabilire se, e in che modo, l’uomo abbia eventualmente concorso nella morte della donna. Sono inoltre ancora in corso gli accertamenti per chiarire le cause del decesso», ci ha confermato il Servizio comunicazione, media e prevenzione della Polizia cantonale.

Le ipotesi al vaglio

Attenzione, meglio precisare subito: allo stato attuale, come detto, non è chiaro cosa abbia (o non abbia) fatto l’uomo, peraltro già noto agli inquirenti. Partiamo da quello che è certo. I due si conoscevano da poco. E lui frequentava spesso l’appartamento situato nella viuzza che da piazza Nosetto conduce in meno di cinque minuti alla Salita al Castelgrande. Come mai sono scattate le manette ai suoi polsi? È quello che dovrà spiegare agli inquirenti (che fin dalle ore seguenti il rinvenimento del cadavere hanno escluso l’intervento di terzi) durante gli interrogatori. Il trentenne potrebbe aver visto qualcosa e non aver avvisato prontamente la Cantonale e i soccorritori della Croce Verde cittadina. È solo un’ipotesi, questa, sotto la lente di chi sta indagando sul tragico fatto.

Ascoltate altre persone

Gli inquirenti hanno insomma il sospetto che l’uomo possa sapere qualcosa che - per un motivo o per l’altro - ha tenuto finora nascosto. E vogliono quindi indagare sul suo eventuale coinvolgimento nella fattispecie. Anche perché - stando a quanto abbiamo appreso - sarebbe stato trovato in possesso di oggetti personali della giovane. Il suo arresto è stato nel frattempo confermato dal Giudice dei provvedimenti coercitivi.

Per chiarire le cause del decesso della donna come da prassi è stata disposta l’autopsia e verranno altresì condotti degli esami tossicologici. Sono infine state ascoltate delle persone che negli ultimi/e giorni/settimane sono entrate in contatto con la vittima. Tutte informazioni che potrebbero tornare utili per avere un quadro ancora più nitido.

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