Le risposte

Violenza in centro città a Lugano: Polizia più presente

Il Municipio spiega come e dove sta intervenendo per garantire e implementare la sicurezza – Dal posto di polizia in Pensilina all’estensione della videosorveglianza, passando dal dialogo con gli esercenti
© CdT/Chiara Zocchetti
Nico Nonella
22.09.2025 06:00

Videosorveglianza da implementare, un posto di Polizia in pensilina, un dialogo con gli esercenti dei locali della movida. Senza dimenticare il monitoraggio del fenomeno della tossicodipendenza al Parco Ciani. Sollecitato sul tema della sicurezza pubblica da una mozione dell’UDC (che chiedeva un credito per migliorarla), il Municipio ha messo nero su bianco come e dove è intervenuto o sta pensando di farlo.

La movida

Partiamo proprio dalla movida, troppo spesso teatro di episodi sopra le righe oppure di veri e propri fatti di sangue. «La Città è in contatto regolare con proprietari e gestori, sensibilizzando in particolare per quanto riguarda il rispetto delle direttive, delle ordinanze e delle leggi (vedi il CdT del 7 agosto)». Nel centro cittadino, «in special modo in locali riconosciuti dove la movida ha creato qualche problema con avventori poco rispettosi, la Polizia ha dapprima sensibilizzato i gerenti e in seguito sono state imposte maggiori misure di sicurezza, aumentando di fatto, laddove ritenuto necessario, il personale adibito alla sicurezza».

Un luogo caldo

Un altro luogo «caldo» è ovviamente la pensilina. Qui, come anticipato dal Corriere del Ticino il 25 ottobre 2023, è prevista la realizzazione di un posto di Polizia permanente. «Compatibilmente con i margini finanziari sarà possibile prevedere un presidio o nella nuova struttura o nelle immediate vicinanze, creando sinergia con le funzioni ivi previste. Parallelamente, sul fronte della prevenzione, la Polizia cittadina ha incrementato da tempo un presidio accresciuto ed il controllo del territorio, in particolare nelle aree sensibili del centro cittadino».

L’occhio elettronico

Passiamo ora alla videosorveglianza, rivelatasi spesso decisiva nell’individuare gli autori di reati violenti. Un suo ulteriore ampliamento dè già stato previsto e presentato al Municipio il 16 maggio 2024. «Purtroppo – rileva l’Esecutivo – l’estensione delle videosorveglianza sta subendo un rallentamento a causa di costi aggiuntivi per la possibilità di utilizzo dell’infrastruttura AIL. Si stanno cercando soluzioni adeguate anche in termini di sostenibilità finanziaria».

Droga e degrado

Arriviamo infine al Parco Ciani e al tema della tossicodipendenza. «La Polizia comunale mette in atto controlli regolari, sia spontanei sia pianificati, a cui spesso partecipa anche la Polizia cantonale. Dispone inoltre di un team antidroga specializzato, che collabora attivamente con gli ispettori cantonali e che regolarmente organizza controlli nei parchi cittadini, proprio per arginare e contenere il fenomeno. La problematica, riferita in particolare al Parco Ciani, è nota da anni: per questo la situazione viene seguita da vicino e le modalità d’intervento sono continuamente adeguate alle circostanze». Per poter intervenire in modo incisivo, «come fatto in altre realtà svizzere, in particolare contro il turismo della droga nella nostra Città, andrebbero incrementate le strutture di presa a carico dei «nostri» tossicodipendenti con strumenti di contenimento del danno, secondo la politica dei tre pilastri promossa dalla Confederazione». 

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