Musica

Uscire dal caos

Fabri Fibra inaugura mercoledì 6 luglio a Lugano il tour estivo «Caos Live, Festival 2022»
Dimitri Loringett
01.07.2022 06:00

«Dopo anni di assenza dalle scene, avevo bisogno di tornare per mettere fine a quel caos interiore». È così che Fabri Fibra, all’anagrafe Fabrizio Tarducci, spiega la motivazione di fondo dietro la pubblicazione del suo più recente album Caos, uscito quest’anno a vent’anni di distanza da Turbe Giovanili e a cinque anni dall’ultimo disco Fenomeno. E per presentare il nuovo lavoro al pubblico, il 45.enne rapper di Senigallia ha preparato un sontuoso e attesissimo tour estivo – «Caos Live, Festival 2022» – che debutta a Lugano, sulla piazza del LAC, mercoledì 6 luglio.

Successi a catena

Artista da oltre 1 milione di copie vendute, Fabri Fibra ha cominciato a farsi notare già nel 1995 all’interno della scena rap underground italiana. Attivo nella Teste Mobili Crew, collettivo hip-hop con base nelle Marche, incide alcuni progetti con gli Uomini di Mare prima di pubblicare a proprio nome il suo primo vero album Turbe Giovanili (2002), costruito totalmente su basi composte da Neffa.

Nel 2004 esce Mr. Simpatia considerato oggi il punto di congiunzione tra la «old school» e la nuova era del rap in Italia, grazie alla totale schiettezza dei testi e alla capacità di Fibra di tradurre in arte e in rima la brutalità e la complessità della vita, intima e sociale, di un’intera generazione. Questa caratteristica lo accompagnerà per tutta la sua carriera ed è il motivo del suo costante successo.

È di due anni dopo il grande salto verso il mainstream: nel 2006 pubblica Tradimento , ottenendo il primo posto in classifica grazie anche ai singoli Applausi per Fibra e La Pula Bussò. Nel 2017 è la volta di Bugiardo, ristampato un anno dopo con materiale extra che contiene anche la collaborazione con Gianna Nannini per In Italia, brano che ha creato il ponte tra il rap più duro e la miglior canzone italiana (disco d’oro).

Nel 2009 esce Chi vuol essere Fabri Fibra? e nel 2010 Controcultura, album da cui sono stati estratti i singoli Tranne te e Le Donne. Guerra e Pace (2012) segna un nuovo capitolo discografico del rapper, grazie anche alla collaborazione di artisti come Neffa ed Elisa. Nel 2015 pubblica Squallor , un vero e proprio «black album» per toni, argomenti e attitudine.

Nel 2017 pubblica il suo nono disco di studio Fenomeno, uno degli album di maggior successo dell’anno anche grazie ai singoli Pamplona e Stavo pensando a te, brano ripubblicato successivamente con la collaborazione di Tiziano Ferro.

L’album del ventesimo

L’ultimo lavoro di Fabri Fibra Caos, uscito il 18 marzo scorso per la Epic Records, cerca di riprendere il filo di un discorso interrotto a causa dell’isolamento imposto dall’emergenza sanitaria. Via social il rapper racconta la genesi di questo disco, il decimo in carriera: «Ho impiegato tre anni per scrivere questo album, per selezionare le giuste strumentali. Nei pezzi ho detto tutto quello che volevo dire, nel modo in cui lo volevo dire. Quando il disco piace a me, so che piacerà anche a chi mi segue. Molti mi hanno fatto notare che non esce un mio disco da cinque anni. Io ringrazio ogni singolo giorno di questi cinque anni perché sono serviti a darmi gli stimoli e le idee per scrivere nuovi testi».

Altra caratteristica di Caos è il fatto che è «pluricomposto», grazie alle collaborazioni con numerosi artisti –Guè e Salmo, Marracash, Colapesce e Dimartino, Francesca Michielin, Rose Villain, Ketama126, Neffa, Lazza, Madame e Maurizio Carucci degli ex Otago – per 17 brani in cui predomina il rap «vecchia scuola» (Goodfellas, Sulla Giostra, Demo nello stereo), dove si parla del successo e delle sue conseguenze (Amici o nemici), senza dimenticare la critica alla società (Propaganda, El diablo, Brutto figlio di), alla droga (Cocaine, Fumo erba), allo stalking (Nessuno), fino al momento musicalmente forse più interessante che è quello che fa da sfondo a Noia, costruito su un campionamento di Miles Davis e con una citazione di Charles Bukowski nel testo.

Un rapper fedele

Il rapper marchigiano è un artista che ha fatto della provocazione la sua carriera, anche all’apice del suo periodo mainstream. Ma è anche uno che resta sempre fedele agli amici e ai suoi fan. E in Caos lo fa con il brano Outro che chiude l’album, sebbene – come lui stesso dice nel testo – «non va più di moda fare l’outro, perché nessuno ascolta più i dischi dall’inizio alla fine». Il brano senza ritornello che chiude programmaticamente il lavoro è quindi un ringraziamento ai suoi compagni di viaggio, ma soprattutto ai fan che hanno ascoltato fino in fondo tutte le tracce: «E qui voglio fare i ringraziamenti / A tutti gli artisti che mi hanno aiutato a creare questo progetto, questo disco / A tutto il mio team, a tutti voi che state ascoltando / E soprattutto a me stesso, grazie a me stesso / Se sono ancora qui, [...], non è facile, eh / E lascio scorrere la base perché spacca, bella raga».

Inizio del concerto alle 21.00. Prevendite dei biglietti su www.luganolac.ch.

Scopri di più sugli eventi in programma dal 1. al 7 luglio sfogliando AgendaSette n. 26, in allegato venerdì al «Corriere del Ticino» e sempre a portata di smartphone e di tablet con l'app CdT Digital.

Correlati