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«Le banche mi facevano il terzo grado per il Plan B, e adesso?»

Il sindaco di Lugano Michele Foletti festeggia un'edizione da record – 4.600 presenze, cresciute di sei volte in quattro anni
©Chiara Zocchetti
Davide Illarietti
25.10.2025 21:00

«Dopo quello organizzato dal dottor Cavalli, è ormai il più grande congresso che si tenga oggi a Lugano». Il sindaco Michele Foletti festeggia le cifre della quarta edizione del Plan B e ne approfitta, forte dei numeri, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Anche con i giornalisti che - nostra culpa - sono stati all’inizio scettici sulle iniziative del Comune in ambito cripto. «Per cominciare sarebbe l’ora di finirla con il termine cripto, con cui non abbiamo niente a che fare» esordisce. «Dovreste parlare piuttosto di stablecoin, bitcoin e blockhain».

La quarta edizione del Plan B Forum di Lugano si è conclusa oggi in un Palazzo dei Congressi gremito come non mai, da un pubblico internazionale (pagante) che nella due giorni organizzata dalla Città e Tether ha partecipato a incontri con un centinaio di esperti e personalità del settore, provenienti da tutto il mondo (comprese diverse delegazioni governative da Asia, Sudamerica e Africa).

Sestuplicati in quattro anni

I numeri dunque: 4.600 le presenze al Forum, più circa 600 nello Spazio 21 aperto alla popolazione e gratuito. Se si considera che nella prima edizione i partecipanti erano stati 700 - 2.700 l’anno scorso - la progressione è esponenziale e direttamente proporzionale, verrebbe da dire, al valore della valuta simbolo (il Bitcoin) anch’esso moltiplicatosi di sei volte nel frattempo.

«È un successo di cui siamo orgogliosi, come amministrazione, in particolare per il dato degli accessi agli eventi extra-Forum tenuti in italiano, pensati appositamente per la popolazione locale e per i non esperti» prosegue Foletti. Un’analisi sulle provenienze dei partecipanti - un terzo Svizzera, un terzo Italia, un terzo resto del mondo - conferma come l’evento continui a tenere insieme la dimensione locale e internazionale e a fare, espressione cara al sindaco, «da ponte» tra mondi diversi.

Benvenute banche

«Un altro dato che fa particolarmente piacere è stata la partecipazione all’evento di persone e istituzioni del mondo bancario» osserva Foletti. Che qui si toglie il secondo sassolino e ricorda quando, in occasione della prima edizione nel 2022, venne «convocato» dall’Associazione bancaria ticinese per dei chiarimenti. «Mi fecero un interrogatorio, mi accusarono di voler distruggere la piazza finanziaria». Se è vero che le divergenze non si sono mai del tutto appianate - «non mi aspetto che mi chiamino per delle scuse, non succederà mai» - i segnali di distensione non sono mancati e «sono per me il segnale eclatante di un nuovo atteggiamento» conclude Foletti. «Ho sempre detto che il nostro intento era fare da tramite tra la piazza finanziaria e quella digitale, e mi sembra di poter dire con questa edizione che ci siamo riusciti». 

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