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Protesta per il clima: dalla strada all'aula di giustizia

A tu per tu con un attivista ticinese: «Protestare in Svizzera è dura, se in Italia si riceve una multa, da noi si entra subito nel penale» — Ma non si demorde: «Andremo a Strasburgo»
Andrea Bertagni
Andrea Bertagni
17.07.2022 10:05

Non demordono, gli attivisti per il clima. Anche se le loro proteste dalle strade si sono spostate anche nelle aule dei tribunali. Dove collezionano condanne e pene. L’ultima azione, che nelle intenzioni doveva essere tra le più eclatanti di quest’anno, è stata sventata sabato scorso dalla polizia. A Denges-Echandens nelle vicinanze di Morges, nel Canton Vaud, il movimento Renovate Switzerland voleva bloccare il passaggio del Tour de France. Voleva. Perché non ci è riuscito. A impedirglielo una soffiata. Qualche giorno prima gli stessi attivisti hanno imbrattato la sede della Segreteria di Stato per l’istruzione, la ricerca e l’innovazione a Berna. Scopo: catturare l’attenzione sulla necessità che il Consiglio federale rinnovi un milione di case per renderle più efficienti dal punto di vista energetico entro il 2040.

Secondo la Neuer Zürcher Zeitung am Sonntag, che ha pubblicato la notizia della fallita protesta a Denges-Echandens, Renovate Switzerland conta una cinquantina di attivisti di età compresa tra i 19 e i 78 anni provenienti da tutta la Svizzera, alcuni dei quali erano già attivi con gli attivisti radicali per il clima Extinction Rebellion.

Multe in Italia

Di sicuro Renovate Switzerland solidarizza con Ultima generazione, il movimento che in Italia sta bloccando strade e autostrade in tutta la Nazione, scatenando le ire degli automobilisti. Altrettanto certo è che Extinction Rebellion pare invece essersi perso… per strada. Floriano Crivelli, uno degli attivisti della sezione ticinese di Extinction Rebellion, movimento che nel 2020 e nel 2021 aveva bloccato ponti, strade e piazze un po’ dappertutto in Svizzera, scuote la testa. Sconsolato. Anche perché in Italia le azioni di protesta appunto continuano, soprattutto a Roma, dove il grande raccordo anulare è stato bloccato più volte. Mentre in Svizzera è Renovate Switzerland ad aver occupato sempre di più la scena. «La verità è che protestare in Svizzera è dura», dice Crivelli. «Se le nostre azioni in Italia vengono punite con una multa da noi rientrano subito nel penale».

Una realtà giuridica che per gli attivisti di Extinction Rebellion che hanno manifestato a Zurigo e a Losanna ha significato l’arresto immediato. «Stiamo parlando di circa 200 persone - spiega Crivelli - duecento persone di cui oggi una decina sono state condannate in prima istanza, mentre altre 70 hanno accettato il decreto d’accusa con pene tra i 10 e i 30 giorni sospesi, 800 franchi di multa e il pagamento di 1.200 franchi di spese processuali». Ma il bilancio non si ferma qui. «Altre 10 persone andranno presto a processo, mentre altre 50 non hanno ancora ricevuto nulla».

Fino a Strasburgo

Bloccare una strada in Italia non è come farlo in Svizzera, insomma. Ecco perché, secondo l’attivista, «bisognerebbe davvero avviare un dibattito pubblico e politico per definire realmente entro quali limiti si può protestare». Perché bloccare una strada o una piazza senza autorizzazione - così come hanno fatto nel 2020 e nel 2021 proprio i ribelli del clima - «in Svizzera significa rischiare immediatamente il reato di coazione, che è appunto punito penalmente».

Un rischio che si è tramutato in realtà per molti attivisti. Da qui la fase di stanca del movimento. Che in questo momento alla lotta in strada ha sostituito quello nelle aule dei tribunali. «L’intenzione è quella di andare fino a Strasburgo, fino alla Corte europea dei diritti dell’uomo», afferma Crivelli. Ma non solo. «In preparazione c’è anche un esposto da inviare agli osservatori dell’ONU per la grave repressione, grave nel contesto svizzero, subita da molti attivisti presenti alla ribellione dell’anno scorso».

Dalle piazze alle aule di giustizia. Ecco dunque dove si è spostata oggi la protesta dei ribelli per il clima in Svizzera. Che non sono scomparsi. Ma hanno solo cambiato lotta. In attesa di tempi migliori…

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