Ambiente

Il super verme che potrebbe salvarci dalla crisi della plastica

Si chiama zophobas morio l'insetto in grado di vivere cibandosi di solo polistirolo – La scoperta dei ricercatori australiani potrebbe aiutarci a smaltire i rifiuti in futuro
Federica Serrao
24.06.2022 19:41

La crisi della plastica preoccupa sempre di più il mondo. Ogni anno, la plastica monouso (composta principalmente da bottiglie, bicchieri e sacchetti della spesa) diventa spazzatura che intasa le discariche, decomponendosi lentamente. Non solo. Nella fase di decomposizione, questi rifiuti rilasciano gas serra nocivi, che mettono ulteriormente in pericolo il pianeta. La spazzatura finisce anche in mare, contaminando le acque, uccidendo gli animali e degradando gli habitat sottomarini. All'improvviso, però, ecco una speranza. In un futuro non troppo lontano, i vermi potrebbero aiutarci a combattere la crisi della plastica che sta contribuendo - in modo importante - alla distruzione del nostro pianeta. No, non è fantascienza e nemmeno una serie tv: ormai da tempo, infatti, gli scienziati di tutto il mondo si stanno impegnando a trovare batteri e insetti che siano capaci di consumare i rifiuti. E il nuovo super verme, in grado di riuscirci, sembrerebbe essere stato identificato.

Tutto merito dello zophobas morio

È una larva paffuta, della lunghezza di una graffetta, l'esemplare capace di sopravvivere sul materiale che costituisce il polistirolo, una delle componenti più comuni nelle discariche - a detta dei ricercatori - colpevole della crescente crisi dei rifiuti. La notizia è stata annunciata la scorsa settimana sulla rivista Microbial Genomics. A scoprire il super verme sono stati gli scienziati dell'Università australiana del Queensland, a Brisbane. Nello specifico, l'esperimento condotto dal gruppo ha dimostrato che le larve di uno scarafaggio chiamato zophobas morio possono sopravvivere cibandosi di solo polistirolo. Tra le tante materie plastiche dannose, il polistirolo è particolarmente problematico. Si tratta di un materiale denso e che occupa molto spazio, rendendo costoso il suo stoccaggio nelle strutture addette allo smaltimento dei rifiuti. Addirittura, come riportato dal Washington Post, alcuni ricercatori hanno scoperto che il polistirene può impiegare fino a 500 anni per decomporsi totalmente.

La dieta dei super vermi

Ma come hanno fatto gli scienziati australiani a scoprire le potenzialità dello zophas morio? Mettendo il super verme a dieta. Ebbene, i ricercatori hanno diviso le larve dell'insetto in tre gruppi, a cui sono state somministrate tre diete distinte. A un primo gruppo è stata proposta una dieta «sana» a base di crusca. A un secondo gruppo, la speciale dieta di polistirolo. Il terzo gruppo, meno fortunato, è stato invece messo a digiuno. I risultati sono stati sorprendenti. Il 90% delle larve a cui era stata somministrata la crusca sono diventate scarafaggi. La stessa sorte è toccata anche al 66% delle larve la cui dieta era stata a base di polistirolo. Dei vermi lasciati a morire di fame, solo il 10% è riuscito ad evolvere. Da qui, la scoperta: ben più della metà delle larve soggette a una dieta di polistirolo hanno infatti dimostrato di avere enzimi nell'intestino in grado di digerire in maniera efficace il polistirolo. Per riuscire a concretizzare le potenzialità del super verme, il prossimo passo dei ricercatori di Brisbane è ora quello di studiare questi enzimi che consentono all'insetto di digerire il materiale. Se riuscissero nell'impresa, la speranza di riciclare i rifiuti di polistirolo (che occupano addirittura il 30% degli spazi delle discariche di tutto il pianeta) in modo naturale, diventerebbe presto realtà. Tuttavia, lo scopo dei ricercatori non è quello di avere giganteschi allevamenti di super vermi: l'obiettivo principale è quello di studiare l'enzima, modificandolo, se necessario. Se la ricerca avesse successo, coloro che si occupano della gestione dei rifiuti potrebbero raccogliere e macinare i materiali di polistirolo, mettendoli in seguito in una soluzione liquida, composta dall'enzima dei super vermi. Riuscendo a smaltire il polistirolo, si potrebbero riuscire a creare nuovi prodotti in plastica, riducendo, in questo modo, la necessità di impiegare nuove materie plastiche. 

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