Beethoven ha dato il la per l'apertura del LAC

L'OSI e interpreti smaglianti per la Nona diretta dal maestro Vladimir Ashkenazy
(foto Fiorenzo Maffi)
Alberto Cima
28.09.2015 03:03

LUGANO - Un direttore di fama mondiale (Vladimir Ashkenazy), un'orchestra straordinaria (l'Orchestra della Svizzera italiana), un meraviglioso coro (Coro della Radiotelevisione svizzera) e quattro voci soliste (il soprano Christiane Oelze, il mezzosoprano Anna Bonitatibus, il tenore Christoph Strehl e il baritono Olafur Sigurdarson) hanno dato vita venerdì al concerto d'inaugurazione del LAC (Lugano Arte Cultura), sala concertistica concepita per esaltare le caratteristiche acustiche e culturali della ridente cittadina lacustre. Non ci poteva essere composizione migliore – la Sinfonia n. 9 in re minore op. 125 con voci soliste e coro, con finale sull'ode «An die Freude» (Alla gioia) di Friedrich Schiller di Ludwig van Beethoven per dare il «la» a questo evento straordinario, che testimonia quanto Lugano e la musica siano ormai un connubio inscindibile.