Cinema

Vacanze di Natale per sempre

Le vacanze, o presunte tali, di Natale sono tempo di panettoni ma anche di cinepanettoni – Fra i tanti quello davvero imperdibile è il capostipite del genere, che dal 1983 viene visto, rivisto, commentato e analizzato
Stefano Olivari
22.12.2022 20:00

Le vacanze, o presunte tali, di Natale sono tempo di panettoni ma anche di cinepanettoni. E fra i tanti quello davvero imperdibile è il capostipite del genere, quel Vacanze di Natale che dal 1983 viene visto, rivisto, commentato e analizzato. Pietra miliare della commedia all’italiana, oltre che delle carriere dei Vanzina, di Christian De Sica, di Jerry Calà e di quasi tutti i partecipanti: impossibile raccontare qualcosa di nuovo su questo film a chi ne conosce ogni battuta a memoria. Ci proviamo.

La fine di Marco Urbinati

Una delle qualità di questi film è che spesso i personaggi minori si prendono la scena e così è anche con Luca Covelli, interpretato da Marco Urbinati e ispirato alla figura dell’attuale presidente del CONI Giovanni Malagò, amico d’infanzia dei Vanzina. Nel film è il figlio dell’avvocato Covelli (Riccardo Garrone), fratello di Roberto (Christian De Sica) e Diamante, oltre che amico di Mario (Claudio Amendola) con il quale frequenta la Curva Sud dell’Olimpico. Proprio in quanto tifosissimo della Roma la notte di Capodanno Luca chiede alla fidanzata Serenella (Antonellina Interlenghi) “Di’ un po’… secondo te dove lo festeggia il Capodanno Toninho Cerezo?”, rispondendosi poi da solo: “Secondo me dorme, perché è un professionista”. Battuta eterna, mentre meno lunga sarà la carriera di Urbinati, che durante le riprese di Vacanze in America partecipò a una festa e si sentì male dopo l’assunzione di una imprecisata droga: forse uno scherzo venuto male da parte di un collega, non è mai stato chiarito ma da lì in avanti il ragazzo ebbe seri problemi di salute ed uscì per sempre dal mondo del cinema. Al mistero della sua scomparsa è dedicata una pagina Facebook piena di retroscena, anche molto pesanti, dal nome ‘Che fine ha fatto Marco Urbinati?’.

Il repertorio di Billo

Fra i protagonisti di Vacanze di Natale c’è di Billo, il pianista di pianobar interpretato da Jerry Calà che a ciclo continuo corteggia clienti e cameriere. Della prima categoria fanno parte Moana Pozzi e soprattutto Ivana, la moglie di Donatone (il Guido Nicheli di “Alboreto is nothing”), della seconda Evelina: ed è proprio il padre di Evelina, il rude Pasin, che prova a spaccare la faccia a Billo. Curiosità: l’attore, Giovanni Brunelli, di professione faceva il cantante lirico all’Arena di Verona ed era amicissimo di Calà. Quanto alle canzoni eseguite da Billo, a partire dalla leggendaria Maracaibo che ancora oggi è immancabile negli spettacoli di Calà, i Vanzina le scelsero frequentando il Jackie O’, il più famoso locale romano dell’epoca, dove si esibivano Antonio & Marcello prima di diventare famosi in televisione e di lavorare con gli stessi Vanzina in Le finte bionde.

La mutanda di Zartolin

Nell’immaginario collettivo è rimasta la figura del maestro di sci che finisce a letto con Roberto Covelli-De Sica, con i genitori che dopo avere scoperto la bisessualità del figlio danno vita ad uno dei dialoghi più divertenti e politicamente scorretti nella storia del cinema, con il figlio che ne esce alla grande: “Papà, so’ moderno. Castigo la straniera e vado a letto con Zartolin. Pensa che ci diamo ancora del lei… Zartolin, tenga, la mutanda”. Giovanni Tamberi, condannato per tutta la vita ad essere quelle poche battute di Zartolin (“Che sputanamento!”) dopo qualche altro film, fra cui Sotto il vestito niente 2, diventerà un importante dirigente cinematografico.

Ferrari e Di Francesco

Molti attori di Vacanze di Natale si erano già visti in film dei Vanzina, da Sapore di mare in giù, ma forse non tutti sanno che anche nel primo dei cinepanettoni ci sarebbe dovuta essere Isabella Ferrari. Infatti nella sceneggiatura originale il personaggio di Serenella, poi assegnato alla Interlenghi, era molto più importante visto che in quel periodo la Ferrari era richiestissima. Lei però preferì Sapore di Mare 2, che con i Vanzina non c’entra (anche se è un ottimo film, non a caso girato dal loro ex aiuto regista Bruno Cortini) e che come tempi di lavorazione nemmeno sarebbe stato in contraddizione: Karina Huff c’è in entrambi, ad esempio. Billo invece sarebbe dovuto essere Mauro Di Francesco, che però poi scelse Attila flagello di Dio (fra l’altro era anche nel secondo Sapore di Mare) per fare un piacere all’amico Abatantuono, così Calà si fece avanti e mise il suo marchio su un altro film memorabile.

Neve

Vacanze di Natale fu girato all’inizio dell’autunno del 1983, per essere nelle sale cinematografiche il 23 dicembre. Il problema della neve in paese fu risolto, si fa per dire, con la schiuma, ma anche da una insolita nevicata che imbiancò la parte alta di Cortina. Così l’impianto di risalita della Tofana fu riaperto e alcune scene sulla neve furono davvero girate sulla neve. La curiosità è che proprio in contemporanea a Cortina si stava girando Lady Hawke, megaproduzione americana con Michelle Pfeiffer e Rutger Hauer, che requisì tutto l’Hotel Posta che era stato scelto dai Vanzina, così il gruppo di Vacanze di Natale fu diviso in diversi alberghetti, tristissimi fuori stagione.

Cinepanettoni

Vacanze di Natale è considerato il primo dei cinepanettoni, ma è ingiusto dire che questa sia la specialità dei Vanzina. Che anzi di cinepanettoni, intesi come film comici da far uscire sotto Natale, ne hanno fatti pochissimi, senz’altro meno di Enrico Oldoini (che in parte ha sfruttato il marchio Vacanze di Natale) e ovviamente di Neri Parenti (Merry Christmas il suo top). Dovendo stilare una classifica dei cinepanettoni obbligatori da vedere, dopo il Vacanze di Natale originale vanno collocati Vacanze in America (Natale 1984, ancora dei Vanzina), Sapore di Mare 2 (Natale 1983, concepito proprio come cinepanettone, diversamente dal Sapore di Mare originale), Merry Christmas (Natale 2001, ambientato ad Amsterdam, forse il punto più alto della coppia Boldi-De Sica), Vacanze di Natale ’90 (di Oldoini, ambientato a St. Moritz) e Vacanze di Natale ’95 (di Neri Parenti, ambientato ad Aspen), anche se per alcuni è invecchiato malissimo. Forse i cinepanettoni oggi non interpretano più lo spirito del tempo, fra ipocondria, paure ed incertezze varie. Ci faremo bastare il tempo di ieri.

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