«La luce dell'ombra» illumina la nuova stagione del LAC
«Più che un contenitore di spettacoli, un propulsore di idee»: così Carmelo Rifici ha presentato la stagione teatrale 2022/2023 del LAC che prenderà il via il 2 settembre con la messa in scena della verdiana Traviata per concludersi il 31 maggio dopo un estenuante percorso di 70 spettacoli per un totaledi 128 rappresentazioni. Una nuova stagione che si propone di continuare il positivo trend del centro culturale luganese che ha chiuso il 2021/22 con un bilancio di oltre 50.000 spettatori (+7% rispetto all’ultimo cartellone pre-pandemico), un aumento della fidelizzazione degli utenti («Il LAC è entrato nel cuore del suo pubblico», ha sottolineato il vicesindaco luganese Roberto Badaracco) e - cosa importante in un anno difficile quale quello della ripresa dopo il lungo lockdown - con un incremento degli introiti derivanti dalla vendita dei biglietti, dall’affitto delle sue sale per eventi privati e dal contributo degli sponsor. Elementi che hanno consentito alla direzione artistica di allestire un ricco cartellone, intitolato La luce dell’ombra, il cui fil rouge è rappresentato dal rapporto tra arti sceniche e la scienza che si cercherà di sviluppare lungo un tracciato tra prosa, musica e letture.
Sedici produzioni
Un ruolo importante all’interno di questo cartellone lo svolgeranno le produzioni proprie del LAC, ormai divenuto un centro creativo in grado non solo di occupare importanti spazi programmativi ma anche di esportare i suoi lavori su altre importanti piazze: saranno infatti ben 16 gli spettacoli realizzati in prima persona o in coproduzione a calcare il palcoscenico (tredici nuovi e tre riproposti): oltre alla già citata Traviata, diretta musicalmente da Markus Poschner alla testa dell’OSI e registicamente da Carmelo Rifici, ci saranno infatti due produzioni della compagnia residente, quella di Finzi Pasca: Nuda, che tornerà in scena a settembre sull’onda del sold out fatto registrare negli scorsi mesi e Azul, spettacolo dedicato alla follia del tifo calcistico in cui il regista ticinese dirige uno degli attori di punta della scena italiana: Stefano Accorsi. Lo stesso direttore del LAC Carmelo Rifici porterà sul palco luganese in prima assoluta due sue nuove regie: Processo Galileo, spettacolo liberamente ispirato alla vita e alle opere del grande scienziato toscano e Ulisse Artico, spettacolo... ecologista che trasporta la geografia dell’omerica Odissea ai giorni nostri e in piena emergenza climatica. Tra le altre produzioni del LAC proposte in stagione (e che in molti casi andranno poi in tournée in Italia) Amor fugge restando, progetto di una delle più talentuose attrici di casa nostra, Anahì Traversi; Calderòn di Pier Paolo Pasolini riletto dal giovane regista Fabio Condemi; La dodicesima notte di Shakespeare diretta da un altro giovane regista, Giovanni Ortoleva; e Lazarus, opera rock scritta da Enda Walsch e David Bowie e messa in scena da Valter Malosti con un interprete d’eccezione quale il rocker italiano Manuel Agnelli.
Il grande repertorio
Oltre che da produzioni proprie la nuova stagione del LAC sarà contraddistinta da molte altre proposte che Rifici ha definito «di grande repertorio con attori e registi che hanno definito dei codici di interpretazione che ci è sembrato giusto inserire nel nostro mosaico». Si va dunque da Elio Germano con Paradiso XXXIII ispirato all’ultima cantica della Commedia dantesca a Gabriele Lavia che porterà in scena il celebre Berretto a sonagli di Pirandello; da Filippo Dini regista e attore (assieme ad altri 14 colleghi) de Il crogiuolo dell’americano Arthur Miller a Paolo Pierobon protagonista del Riccardo III di Shakespeare nella regia dell’ungherese Kriszta Szekely; fino a Elisabetta Pozzi e Laura Marinoni impegnate nella Maria Stuarda di Schiller. Non mancano in cartellone né momenti per le famiglie come il ritorno dello Snowshow di uno dei più apprezzati e poetici clown contemporanei, Slava Polunin, né appuntamenti musicali di rilievo come la tappa conclusiva del tour mondiale di Europiana, il nuovo disco del cantautore anglo-italiano-ticinese Jack Savoretti, un omaggio all’opera della mistica tedesca Ildegarda Von Bingen con Angelo Branduardi e una nuova produzione teatral-musicale dell’eterno Massimo Ranieri. E neppure momenti dedicati alla danza contemporanea alla quale il LAC da quest’anno si è ufficialmente aperto con il Lugano Dance Project.
Operazione membership
Tantissimi spettacoli, insomma, in grado di accontentare tutte le fasce del pubblico e che il LAC propone con formule di accesso particolarmente favorevoli. Da quest’oggi e durante tutta la stagione sono infatti in vendita degli abbonamenti al prezzo di 199 franchi che garantiscono l’accesso agli spettacoli di prosa (dai grandi nomi internazionali ai giovani registi alla rassegna dedicata alla scena contemporanea) insieme ad una serie di vantaggi esclusivi come un ribasso del 20% per l’acquisto di biglietti per gli spettacoli non inclusi, gratuità del servizio guardaroba e del parcheggio. Ai possessori di questo abbonamento, ideato per «introdurre un concetto di membership e avvicinare il pubblico al LAC accentuandone il valore di bene condiviso» e la cui validità decorre dal giorno dell’emissione e prosegue per 12 mesi, sarà richiesto di prenotare il proprio posto per ogni spettacolo a cui intendono assistere: scelta che potrà essere effettuata sia in biglietteria sia online, anche la sera stessa, secondo la disponibilità dei posti. Programma completo della stagione e prevendite su www.luganolac.ch.