Classica

LuganoMusica, largo ai giovani

Presentato il ricco e ambizioso programma della stagione 2022/2023 che ruota attorno alla presenza dei migliori talenti della nuova generazione internazionale di direttori d'orchestra
Mauro Rossi
18.05.2022 20:27

«Dopo un paio di annate difficili e nonostante le incertezze che ancora oggi aleggiano sui grandi eventi internazionali, abbiamo deciso di guardare avanti con coraggio e di osare». È con queste parole che Etienne Reymond ha presentato la stagione 2022/2023 di LuganoMusica, il segmento classico della fitta programmazione del LAC che prenderà il via a settembre con il grandioso allestimento de La Traviata e che si snoderà per i successivi dieci mesi con un fitto ed intenso calendario di eventi il cui intento è non tralasciare alcun aspetto della produzione musicale «colta» mettendo in particolare l’accento sulla gioventù. È infatti in questo specifico ambito che Reymond ha deciso di «osare», radunando a Lugano i migliori talenti della nuova generazione di direttori, ovviamente assieme alle orchestre che, affidandosi alle loro cure, stanno «rinfrescando» il panorama internazionale. È il caso, ad esempio, del ventisettenne austriaco Emmanuel Tjeknavorian, già apprezzato quale violinista che recentemente si è lanciato pure nella direzione alla testa dei Wiener Symphoniker con i quali aprirà la stagione sinfonica domenica 25 settembre; ma anche del 26.enne finnico Klaus Mäkelä che arriverà in Ticino alla testa dell’Orchestre de Paris (12 maggio); del 33.enne israeliano Lahav Shani con la Rotterdam Philharmonic (2 dicembre) e del più «vecchio» di questo drappello, il 35.enne Santtu-Matias Rouvali alla testa della prestigiosissima Philharmonia Orchestra di Londra (3 aprile).

Grandi nomi

Accanto a loro, nel programma sinfonico di LuganoMusica, non mancheranno personaggi più... stagionati e dallo straordinario appeal come Daniel Harding e la Concertgebouworhester (13 novembre); Ivan Fischer e la Budapest Festival Orchestra (20 marzo); Daniele Gatti e la sempre applaudita Orchestra Mozart (13 aprile), l’Orchestra da camera di Losanna anche in questo caso con un’inedita guida, il violinista Renaud Capuçon (27 ottobre) e una serie di «pezzi da Novanta» della musica barocca: I Barocchisti (17 novembre) e l’Ensemble Claudiana (9 febbraio) dei «nostri» Diego Fasolis e Luca Pianca; Il Giardino Armonico di Giovanni Antonini (9 marzo) nonché l’inossidabile catalano Jordi Savall con quell’ensemble Le Concert des Nations (19 aprile) con cui allieterà a fine estate anche le Settimane musicali di Ascona.

Pianoforte in evidenza

Per quanto riguarda i singoli strumenti la nuova stagione di LuganoMusica dedicherà ampio spazio al pianoforte con i recital solistici di Seong-Jin Cho (15 novembre), Francesco Piemontesi (31 gennaio), Arkadij Volodos (15 febbraio), Maurizio Pollini (28 marzo) e con la presenza, quali solisti, delle formidabili sorelle Katia e Marielle Lebèque (con Il Giardino Armonico), di Rudolf Buchbinder (con la Budapest orchestra), e Beatrice Rana (con l’Orchestra de Paris). Anche altri strumenti verranno tuttavia valorizzati nel corso della stagione: dalle voci dell’ensemble a cappella inglese King’s Singers che l’11 ottobre spazieranno tra Brahms, Kodaly e... Elton John, al flauto di Emmanuel Pahud (già artista «in residence» nel 2018-19) che si esibirà il 5 dicembre assieme al pianista Yefim Bronfman fino al violoncello di Jean-Guihen Queyras in duo con Alexandre Tharaud (15 gennaio).

Sguardi sulla modernità

Uno sguardo alla modernità verrà inoltre offerto dalle proposte di EAR, Electro Acoustic Room con cinque concerti dedicati alla musica elettronica, elettroacustica e all’esperienza dell’ascolto realizzati in collaborazione con lo Spazio21 del Conservatorio della Svizzera italiana e da quelli del ciclo Early Night Modern che rilegge i grandi classici attraverso nuovi linguaggi, dal jazz alla contemporanea. Non mancano inoltre nel programma di LuganoMusica né il tradizionale «Weekend dei Quartetti» che a febbraio sarà animato dal Quartetto Belcea, dal Quatuor Diotima e dal Quartetto d’archi del Teatro alla Scala, né gli apprezzati appuntamenti con il LuganoMusica Ensemble, laboratorio musicale che riunisce i migliori musicisti della regione «in un gruppo coeso, versatile e modulare, in grado di affrontare un repertorio ampio che include autori e brani poco frequentati e grandi pagine cameristiche». Ritornando al fil-rouge della stagione rappresentato dai giovani, a marzo Lugano-Musica darà infine nuovamente spazio all’Orchestra e ai cori di Superar Suisse, il sistema europeo che incentiva nei bambini e negli adolescenti la pratica musicale come strumento formativo e di crescita e che in Svizzera coinvolge oltre 500 ragazzi in più sedi.

La vendita degli abbonamenti di LuganoMusica (disponibili in «pacchetti» da 5 a 17 concerti) è già aperta alla biglietteria del LAC: i biglietti per i singoli concerti saranno per contro messi in vendita dal 16 agosto. Programma dettagliato e informazioni su www.luganomusica.ch