Eurovision non si sbilancia sulla partecipazione di Israele, ma cambia le regole di voto

Dopo mesi di polemiche, ripetute richieste di rivedere il sistema di voto e soprattutto le minacce da vari Paesi (fra i quali Spagna, Islanda, Irlanda, Paesi Bassi e Slovenia) di abbandonare il contest nel caso Israele, contestato per la guerra a Gaza, fosse rimasto in gara, l'Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu), organizzatrice dell'Eurovision Song contest corre ai ripari. Non si sbilancia, per ora sulla partecipazione di Tel Aviv («l'elenco completo delle emittenti che prenderanno parte al contest 2026 sarà rivelato prima di Natale» si ricorda) ma annuncia cambiamenti. Dopo lunghe consultazioni con i membri dell'Ebu, sono state infatti decise nuove regole di voto per la prossima edizione, che si svolgerà a Vienna dal 12 al 16 maggio 2026.
«Abbiamo ascoltato e abbiamo agito - commenta in una nota Martin Green, direttore dell'Eurovision Song Contest presso l'Unione Europea di Radiodiffusione. - La neutralità e l'integrità dell'Eurovision Song Contest sono di fondamentale importanza per l'Ebu, i suoi membri e tutto il nostro pubblico. È essenziale che l'equità del concorso sia sempre tutelata. Stiamo adottando misure chiare e decisive per garantire che il concorso rimanga una celebrazione della musica e dell'unità. Il concorso dovrebbe rimanere uno spazio neutrale e non deve essere strumentalizzato. Tra le nuove regole, illustrate in dettaglio sul sito ufficiale della competizione, c'è il ritorno, per la prima volta dal 2022, delle giurie professioniste per le semifinali, con panel ampliati e più diversificati tra cui uno di giovani giurati di età compresa tra 18 e 25 anni.
Inoltre c'è una stretta per i televotanti: per l'edizione 2026 il numero massimo di voti per metodo di pagamento (online, sms e telefonate) sarà ridotto da 20 a 10. I fan saranno anche attivamente incoraggiati a distribuire il loro supporto su più voci. Saranno rafforzate le garanzie tecniche per rilevare e bloccare eventualità attività di voto coordinate o fraudolente. Si porranno più limiti a forme di promozione sproporzionate da parte di terze parti, comprese le campagne sostenute da governi o agenzie governative.
Un consulente indipendente, commissionato dal Consiglio Esecutivo dell'Ebu, »ha guidato una revisione approfondita delle modalità di competizione, collaborando a stretto contatto con i Direttori Generali delle emittenti partecipanti e con altri organizzatori di eventi globali - si spiega -. Le loro raccomandazioni, in linea con il feedback dei Capi Delegazione, hanno ispirato misure volte a rafforzare ulteriormente le regole di voto all'Eurovision Song Contest«. Green sottolinea anche che »oltre alle modifiche che annunciamo oggi, rafforzeremo anche l'applicazione delle nostre regole esistenti per prevenire qualsiasi uso improprio del contest, ad esempio attraverso testi di canzoni o scenografie. E lavoreremo a stretto contatto con i membri per garantire che comprendano appieno e siano responsabili del rispetto delle regole e dei valori che definiscono il concorso«.
I membri, riuniti nell'Assemblea Generale dell'Ebu all'inizio di dicembre, saranno invitati a prendere in considerazione questo pacchetto di misure e garanzie e decidere se sono sufficienti per soddisfare le loro preoccupazioni, si spiega. Dopo l'Assemblea Generale, »l'Ebu lavorerà con i membri per confermare la partecipazione all'edizione 2026«.