I Nomadi a Bellinzona quasi come gli Stones
Nella classifica delle band più longeve nella storia della musica pop occupano il quarto posto dietro gli inarrivabili Sons of Pioneers (i «padri» del country&western il cui marchio è in attività ininterrottamente dal 1933), i Beach Boys (formatisi «solo» nel 1961) e i Rolling Stones (1963). Ma rispetto ai loro blasonati colleghi hanno all’attivo un numero superiore di dischi realizzati (ad oggi ottantatre) e, soprattutto, di concerti che sin dalla formazione del gruppo vengono effettuati con una cadenza superiore alle 100 date all’anno. Sono i Nomadi, autentica icona della musica italiana passata dal beat degli inizi al rock progressivo, prima di assestarsi, ormai da più di un trentennio, su un pop-rock d’autore dal forte impegno sociale. Una band che proprio in virtù del suo storico è stata scelta per inaugurare, domani sera, giovedì 9 giugno, l’ultima nata della ricca nidiata delle rassegne open air ticinesi, il Festival Park, sette giorni di «music, food & drink» in programma nel rinnovato parco urbano di Bellinzona (nello spazio tra via Francesco Chiesa e via Mirasole, tra il Liceo e il bagno pubblico, per intenderci). In quest’occasione la band focalizzerà l’attenzione sul suo più recente lavoro in studio, Solo esseri umani, a proposito del quale il tastierista e leader storico del gruppo Beppe Carletti ha dichiarato: «È un disco figlio di questo periodo così particolare, nel quale i rapporti umani sono stati quasi completamente annullati. Era dunque il momento giusto per guardarci dentro ma anche intorno, per osservare la vita che fino a quel momento avevamo vissuto in modo diverso. Realizzarlo è stato un percorso lungo e creativo: non so quante canzoni ho inciso, ma credo che questo disco sia uno dei più belli che ho ascoltato negli ultimi anni». A fianco delle undici canzoni che lo compongono (tra cui spicca la title-track su disco cantata con un ospite speciale, Enzo Iacchetti) non mancheranno, ovviamente, i principali classici del repertorio del gruppo tra i quali particolare attenzione rivestiranno sicuramente quelli contenuti nell’album Ma noi no, l’ultimo inciso, nel 1992, con lo storico cantante e leader Augusto Daolio, del quale quest’anno cade il trentesimo anniversario della scomparsa.
Oltre al concerto dei Nomadi (inizio alle 21.00, prevendite su www.biglietteria.ch) il Festival Park di Bellinzona proporrà poi, oltre ad alcune serate animate da varie cover band e artisti emergenti, una domenica sera – il 12 giugno – all’insegna del folk-rock con la straordinaria accoppiata Vad Vuc-Modena City Ramblers e mercoledì 15 un gran finale con una delle accoppiate più irriverenti/divertenti della scena musicale italiana, i Gem Boy e la regina delle sigle dei cartoon Cristina d’Avena. Programma dettagliato della rassegna su www.festivalpark.ch.