La storia

«Io, un ticinese che sognava il palco dell'Eurovision»

Nicolò, in arte Lunanico, si era candidato per rappresentare la Svizzera per l'edizione 2025: «Purtroppo sono stato scartato subito, ma la mia happyland merita davvero»
©PETER SCHNEIDER

Manca poco, anzi pochissimo all'attesa finale dell'Eurovision Song Contest 2025, in programma questa sera alla St. Jakobshalle di Basilea. Nicolò, ventiduenne di Paradiso, di sicuro sarà davanti al televisore. Di più, attenderà con ansia e trepidazione il nome del vincitore. Da un lato perché, come tanti, è un grande appassionato della competizione; dall'altro perché, sin da bambino, sogna un giorno di parteciparvi. Come cantante, proprio così. A questo giro, ha pure proposto un suo brano con tanto di nome d'arte: Lunanico. Evidentemente, gli è andata male dato che per rappresentare il nostro Paese è stata scelta Zoë Më. Eppure, la sua è una storia che vale la pena raccontare. 

L'Eurovision in Svizzera, ha pensato tempo fa Nicolò, è la classica grande occasione. Di qui l'idea: realizzare una canzone nelle quattro lingue nazionali: tedesco, francese, italiano e romancio. A cui aggiungere, perché no trattandosi di una manifestazione internazionale, l'inglese. Il brano di Nicolò, concretamente, è nato da un articolo di giornale. Articolo che riferiva della decisione delle Ferrovie federali svizzere (FFS) di modificare, a partire dal 1. luglio 2024, l'informazione alla clientela in caso di perturbazione. Introducendo il cosiddetto «evento dovuto a cause esterne», un termine scelto per tutti gli eventi che non sono causati da guasti tecnici o disastri naturali, compresi gli incidenti che coinvolgono persone. «I suicidi ferroviari sono causa di grandi sofferenze umane per le persone colpite, per i loro parenti e anche per i collaboratori delle FFS (in particolare il personale di locomotiva e dei treni e il personale di intervento)» era stato spiegato. «L'obiettivo è quello di evitare il più possibile l’emulazione». Parentesi: la formulazione «evento legato a cause esterne» introdotta dalle FFS nell’estate 2024 non si è rivelata funzionale. Tant'è che è stata presa la decisione di fornire «informazioni standardizzate e trasparenti» quando si verificano incidenti che coinvolgono persone. A partire dal 4 giugno 2025, su tutti i canali dedicati alla clientela, verrà utilizzata la formulazione «incidente di persona» in caso di suicidio sui binari.

Torniamo a Lunanico. Forte del suo entusiasmo, il ventiduenne ticinese come detto ha proposto il suo brano happyland all'edizione 2025 dell'Eurovision Song Contest. «Sfortunatamente non è andata come speravo. Non ho nemmeno passato il primo turno di selezioni». Di riflesso, dovrà guardare la finale odierna da casa, comodamente seduto sul suo divano. Anche le delusioni, per contro, possono trasformarsi in opportunità. Nicolò, infatti, ritiene che il suo brano debba essere comunque ascoltato. Per non dire sentito. Pazienza se non dal palco di Basilea ma tramite Spotify e le varie piattaforme.

«Volevo portare un testo con un significato» ci racconta il diretto interessato riferendosi, di nuovo, a Eurovision. «Non qualcosa di banale, come purtroppo vedo e sento in molti partecipanti scelti per Basilea». E ancora: «A quanto pare, non ho superato nemmeno la prima fase delle selezioni. Peccato, perché ritengo che la mia fosse un'idea innovativa e originale. Io, di mio, adoro scrivere testi non necessariamente complicati ma, appunto, incentrati su tematiche interessanti, come ho cercato di fare in happyland». 

Nicolò, in ogni caso, non è esattamente un signor nessuno. Ha alle spalle una lunga esperienza nella musica, basti pensare all'etichetta con cui lavora, Cosmphonix, e al fatto che cantasse già in tenera età. «Venendo a Eurovision, invece, sono un fan sfegatato più o meno dal 2014, quindi abbiamo superato i dieci anni di militanza. È un concorso con cui, di fatto, sono cresciuto. E siccome sono pure un tipo patriottico, mi è sempre balenata in testa l'idea di rappresentare la Svizzera». 

Se in Italia vale la regola che, per andare a Eurovision, bisogna vincere Sanremo, da noi chiunque può candidarsi a rappresentare la Svizzera. Basta, appunto, rispettare le scadenze e inviare il proprio brano. Di per sé, credo non serva nemmeno avere la cittadinanza elvetica anche se presumo venga data la precedenza agli svizzeri

La vittoria di Nemo nel 2024, per contro, lo ha convinto a provarci sul serio. Proprio perché l'Eurovision, complice il successo di The Code, nel 2025 sarebbe arrivato nella Confederazione. Ma come funziona, esattamente, la selezione del brano e dell'artista di anno in anno nel nostro Paese? «Se in Italia vale la regola che, per andare a Eurovision, bisogna vincere Sanremo, da noi chiunque può candidarsi a rappresentare la Svizzera. Basta, appunto, rispettare le scadenze e inviare il proprio brano. Di per sé, credo non serva nemmeno avere la cittadinanza elvetica anche se presumo venga data la precedenza agli svizzeri. Per l'edizione del 2025 le candidature aprivano ad agosto, mentre il no mi è stato inviato via e-mail a ottobre». 

Nicolò si considera un autodidatta, anche se per happyland ha ricevuto più di un aiuto. A cominciare dal testo: «La parte in tedesco, è vero, l'ha curata la mia ragazza, che è di Svitto, dato che io non lo parlo». Il tappeto sonoro, invece, è stato curato da un produttore dal nome altisonante: Renato Patriarca. «In due giorni mi ha tirato fuori questa base, davvero stupenda, che a mio avviso accompagna perfettamente il testo». Quanto al suo nome d'arte, Lunanico, nessun ragionamento astruso: «Banalmente, io mi ritengo un tipo lunatico. Per cui ho voluto mischiare un mio lato caratteriale al mio nome, Nico, diminutivo di Nicolò». 

Lunanico, dicevamo, non sembra granché soddisfatto della qualità media degli artisti e dei testi in gara quest'anno: «Puntavo molto sulla Slovenia, che purtroppo però non si è nemmeno qualificata. Ritenevo che il testo portato sul palco fosse interessante, anche il brano è molto dolce e bello. Tuttavia, direi che Eurovision cerca di più le canzoni ritmate, come l'oramai celebre Espresso Macchiato. Fra i testi più banali, invece, citerei quello dei Paesi Bassi. Pazienza: se è questo ciò che la gente vuole, così sia. Non sta a me decidere, in fondo, posso unicamente dare un giudizio da ascoltatore esterno». E sulla canzone che, fra virgolette, ha battuto happyland? «Voyage ha del potenziale, eccome. È una bella canzone, ben scritta, mia sorella ad esempio la adora. È un brano che vale e, in questo senso, mi auguro possa andare e arrivare lontano».

In questo articolo: