Nove consumatori svizzeri su dieci ogni anno comprano qualcosa in Rete

Un mercato gigantesco. Destinato a espandersi ulteriormente. Nessuno sa ancora quanto. Il tentativo di Temu di entrare più in profondità nel business digitale svizzero ed europeo ha una spiegazione tutto sommato molto semplice. Le stime convergenti di numerosi centri di ricerca sostengono che il fatturato complessivo dell’e-commerce nel 2025 raggiungerà i 4.320 miliardi di dollari, con una proiezione fino a 5.890 miliardi nel 2029. Un’espansione trainata soprattutto dalla moda (771 miliardi di dollari), dall’alimentare (680 miliardi), dal fai-da-te (494 miliardi) e dall’hi-tech (465 miliardi).
In Europa, dove la diffusione di Internet continua a crescere (nel 2024, il 94% della popolazione tra i 16 e i 74 anni aveva accesso alla Rete), il 77% dei cittadini ha fatto almeno un acquisto online negli ultimi 12 mesi spendendo in totale 640 miliardi di euro (con una previsione di 700 miliardi per il 2025 e un tasso di crescita annuo stimato del 9%).
Tra i Paesi con la maggiore percentuale di acquirenti online ci sono l’Irlanda (96%), l’Olanda (94%), la Svezia (92%), la Danimarca (91%), la Norvegia (90%) e la Svizzera, dove- stando all’Osservatorio Netcomm Suisse e ContactLab - già nel 2024 il 90% della popolazione tra i 16 e i 65 ha comprato qualcosa in Rete.
I dati elaborati dalla Posta svizzera, da commerce.swiss e dall’istituto GfK mostrano come il fatturato complessivo dell’e.commerce in Svizzera, nel 2024, sia stato di 14,9 miliardi di franchi, con un aumento del 3,5% sul 2023.
Secondo Carpathia AG, società di consulenza di Winterthur leader in Svizzera nell’analisi del business digitale e dell’e.commerce, nel 2024 Temu ha registrato nel nostro Paese un fatturato di circa 700 milioni di franchi, restando dietro ad Amazon (900 milioni di franchi) e a Galaxus (3,2 miliardi di franchi). Le cifre di Temu, rilevano tuttavia gli esperti, sono «impressionanti» se si considera che Temu è attiva in Svizzera soltantoo da due anni e mezzo.