La recensione

Arriva Battlefield 6, lo sfidante di Call of Duty

Uno shooter dal single player sfizioso, gioco online poderoso e grafica da urlo: basterà a battere il competitor ex-Activision ora Microsoft?
Paolo Paglianti
23.10.2025 16:00

Avete presente Call of Duty? È il campione della categoria degli shooter online «militari». Dai primi anni 2000 è un appuntamento fisso, e da almeno 15 anni è uno dei giochi multiplayer più giocati in assoluto. Un fenomeno da quasi 500 milioni di copie, e uno dei titoli per cui Microsoft ha acquisito Activision-Blizzard per quasi 70 miliardi di dollari, oltre a impegolarsi in cause e audizioni governative per oltre un anno.

Il nuovo Call of Duty, Black Ops 7 è in arrivo per metà novembre: Microsoft ci conta così tanto che, sapendo di averlo come punta di diamante del suo abbonamento Game Pass, ha deciso di rilanciare e aumentare di quasi il 50% il costo dell’abbonamento. Sarà sicuramente un grande successo, soprattutto per i giocatori che non vedono l’ora di scatenarsi nelle sue arene multiplayer. A rompere le uova nel paniere, per sorvolare su espressioni più colorite, è arrivato a ciel sereno l’annuncio a agosto: Electronic Arts stava per pubblicare il nuovo capitolo del franchise Battlefield, che per buona parte dell’ultimo quarto di secolo è stato l’unico competitor in grado di impensierire Call of Duty.

Con quasi 90 milioni di copie vendute nei suoi quindici capitoli, senza contare dozzine di spin off e DLC, Battlefield – proprio come il suo concorrente Call of Duty – ha iniziato con la classica ambientazione della Seconda Guerra Mondiale, per poi arrivare al Vietnam, alle guerre moderne, a quelle future e poi tornare alla Grande Guerra – esempio se non unico, raro, di shooter nelle trincee della Francia, di Gallipoli e del Veneto del 1917. Addirittura, un capitolo era dedicato a un’avventura in divisa da poliziotto, ovviamente americano.

 Fin dagli esordi, il franchise ha sempre spinto fortissimo sul fronte del multiplayer, e tra i primi a lanciare le mappe con 32 e più giocatori, che non combattevano solo come fanti, ma anche a bordo di carri armati e aeroplani. L’idea era proprio il campo di battaglia del titolo (Battlefield, in inglese), nel suo senso più ampio del termine.

Non è sempre stato un successo: gli ultimi due capitoli hanno segnato una battuta d’arresto e una certa delusione tra i fan. Motivo per cui, quando è arrivato l’annuncio a sorpresa alla scorsa Gamescom, ci siamo davvero stupiti. Non solo EA era al lavoro su un nuovo capitolo di Battlefield, ma sarebbe uscito addirittura un mese in anticipo rispetto al prossimo Call of Duty!

Come è questo Battlefield 6? L’ambientazione è ultra moderna, e strizza l’occhio a serie TV e film recenti che raccontano come potrebbero essere i campi di battaglia Hi-Tech del prossimo (e speriamo ipotetico) futuro. Siamo dalle parti del 2030, e a una debole NATO ormai in via di dismissione si oppone la banda di mercenari super tecnologica, piena di soldi e straripante di arroganza Pax Armata.

La componente single player di Battlefield 6 è più che piacevole: nove missioni ad altissimo numero di ottani e piene di esplosioni, in cui conosceremo sia i membri del team Dagger degli US Marines, sia le ambientazioni che poi ritroveremo nel multiplayer. Si parte dalla Georgia per arrivare a New York, con puntate al Cairo e a Gibilterra: sono tutte missioni ben costruite e altamente spettacolari, con sbarchi anfibi, lanci da alta quota, infiltrazioni stealth e via dicendo. Difficile annoiarsi, e un ottimo modo anche per scoprire i quattro ruoli che potremo «impersonare» nel multiplayer: il geniere che può riparare i mezzi corazzati e ha le armi per distruggerli, il ricognitore con il suo fucile da cecchino, il supporto in grado di curare i commilitoni e l’assaltatore, senza un ruolo specifico e buono in tutto. 

Infatti, sebbene la campagna single player non sia affatto male, è difficile consigliare l’acquisto di Battlefield 6 a chi non è minimamente interessato al lato multiplayer. Più del 70% dei contenuti sono pensati per il gioco online, da piccole battaglie tra pochi giocatori – tattiche, violente e veloci – ai grandi scontri campali 32 vs 32, con tank che sfondano muri all’improvviso, elicotteri d’assalto e caccia che sfrecciano sulle nostre teste. Ci sarebbe da rimanere a bocca aperta, se non che ti stanno sparando tutti addosso – virtualmente parlando.

Rivediamo le solite modalità – Deathmatch a squadre, Re della collina, conquista punti – con variazioni molto sfiziose, come Corsa, in cui dovremo attivare delle cariche esplosive (o disarmarle) o Sfondamento, in cui una squadra è in attacco e una sulla difensiva. Naturalmente, EA ha già promesso che il gioco verrà continuamente aggiornato, e il primo passo sono tre nuove mappe multiplayer gratuite da qui a Natale, compresa una New York sotto la neve.

Battlefield 6 torna quindi alla grande, confermandosi un concorrente acerrimo per l’ormai prossimo Call of Duty: Black Ops 7. La grafica semplicemente maestosa e a un passo dal fotorealismo, insieme al motore di gioco che permette di distruggere praticamente qualsiasi ostacolo (mentre in molti videogame, i muri spesso sono infrangibili anche alle cannonate!) lo rendono uno shooter spettacolare. Il gameplay è – secondo chi vi scrive - la giusta via di mezzo tra il fracassone Call of Duty, frenetico e velocissimo, e gli sparatutto più simulativi come Arma, che può essere giocato in modi opposti– sia correndo in giro come un Rambo che spara da tutte le parti, sia con un passo più tattico e riflessivo, alla fine anche più soddisfacente. Ora non resta da vedere come risponderà Black Ops 7, tra meno di un mese.

Battlefield 6 è disponibile per PC, PS5 e Xbox Series X|S. Il gioco è tradotto in italiano e ha un PEGI età consigliata 18+.

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