«Bottani? È un bel giocatore»

Silvan Widmer si è preso la corsia di destra della Nazionale a ridosso dei 30 anni. Così come alla stessa età, Remo Freuler è diventato indispensabile per gli equilibri della squadra. Chiamatela maturità o esperienza. Preziose consigliere lungo un percorso a tratti tortuoso. Mattia Bottani, lui, a questo punto della vita si è invece meritato la prima convocazione in carriera. Certo, anche il numero 10 del Lugano ha costruito la chiamata del ct rossocrociato una tappa alla volta. Sì, ma da fuori. Scrivendo e lanciando messaggi a più riprese dalla riva, senza però essere sicuro che qualcuno avrebbe trovato la bottiglia sulla terra ferma. Alla fine, comunque, è successo. «E posso assicurarvi di aver visto un bel giocatore» rileva Freuler: «Conoscevo le sue caratteristiche e le ho ritrovate qui a Bad Ragaz: Mattia è veloce, sa segnare e per questa ragione potrà darci una mano in queste quattro partite».

Widmer, che durante l’esperienza al Basilea ha incrociato diverse volte il «Pibe» bianconero, conferma le sensazioni del compagno: «Al netto di una tecnica sopraffina, Bottani sta dimostrando di avere una grande fame. Si allena con intensità e non ha paure di andare al duello. La convocazione di Yakin, detto altrimenti, è più che meritata».

Il campo che parla, insomma. In spogliatoio, invece, come vanno le cose? «Conoscendo solo l’italiano, l’integrazione evidentemente non è delle più semplici» osserva Freuler: «Una volta gli italofoni in gruppo erano un po’ di più. Detto ciò, lo stiamo aiutando volentieri anche in questo processo». Come? «Mattia è una persona molto tranquilla, ma i pranzi in comune sono per esempio dei momenti preziosi per confrontarci nella stessa lingua» conclude Widmer, un passato importante in Serie A con l’Udinese.