Calcio

Doumbia: «Siamo stati più passivi e meno coesi rispetto alle ultime gare»

Il Lugano scappa due volte, ma il Winterthur, più pericoloso, frena con merito i bianconeri – «È stato un match difficile, ma proprio per questa ragione il punto conquistato è prezioso e va giudicato positivamente»
© KEYSTONE/WALTER BIERI
Massimo Solari
06.04.2024 23:05

A un passo dalla settima vittoria consecutiva in campionato. Ma - bisogna ammetterlo - altrettanto vicini alla prima sconfitta dopo oltre un mese a ostriche e champagne. Il 2-2 partorito dal match della Schützenwiese va dunque custodito. Perché, al netto del rammarico finale, permette al Lugano di non fermare del tutto la sua corsa. Il Winterthur, detto altrimenti, ha meritato - eccome - il punto strappato ai bianconeri. Certo, avanti due volte nel punteggio, la squadra di Mattia Croci-Torti aveva gettato le basi per l’ennesimo risultato importante. Era l’83’ e a illudere i ticinesi ci aveva pensato Jhon Espinoza, valore aggiunto di una squadra che - prima della pausa - aveva balbettato.

Doumbia: «Al 45’ potevamo essere sotto 3-0»

Dopo aver risposto una prima volta al vantaggio di Cimignani, i padroni di casa hanno però spezzato le ali ai bianconeri nel giro di un minuto. «E il gol di Turkes fa male» ammette Croci-Torti al termine dell’incontro. «Inutile girarci attorno, quando ti ritrovi in vantaggio a meno di dieci minuti dalla fine devi essere in grado di difendere il risultato. A tutti i costi. Non lo abbiamo fatto. E un po’ di amaro in bocca, quindi, rimane. Per come si è sviluppata la partita, tuttavia, il pareggio è giusto».

Già, e poteva andare pure peggio. Sentite Ousmane Doumbia: «Alla pausa, avremmo potuto essere anche sotto di due, addirittura tre reti, tenuto conto delle numerose occasioni avute dal Winterthur» riconosce l’ivoriano con grande onestà. «Ho visto una squadra un po’ passiva e meno coesa rispetto alle ultime gare. A volte succede, e il Winterthur - bisogna sottolinearlo - è un’ottima formazione. È stato un match difficile, ma proprio per questa ragione il punto conquistato è prezioso e va giudicato positivamente».

«La classifica? Non cambia nulla»

Il Crus completa, e in parte ritocca, l’analisi del suo difensore centrale. «La pericolosità del Winterthur, stringi stringi, nasce da nostri regali. Regali che sono stati sfruttati da una squadra tatticamente forte, che fa della corsa un punto forte e - una volta recuperata palla - riesce quasi sempre ad andare alla conclusione. La compagine di Rahmen non è quinta in classifica e in semifinale di Coppa Svizzera per caso». Tutto vero. Ma come spiegare i tanti, troppi errori commessi dai bianconeri? «Nel primo tempo ho visto una squadra con poca lucidità e meno qualità del solito» rileva il tecnico del Lugano, che all’ultimo ha perso l’ammalato Aliseda. «Nonostante questo, però, non abbiamo subito e basta. Anzi. Di chance per segnare ne abbiamo prodotte molte pure noi. E ciò significa che l’atteggiamento non era sbagliato e che il coraggio non ci è mancato».

Il Lugano è salito a quota 54 punti. Mentre il Servette - per la terza volta consecutiva - ha perso (con lo Zurigo). L’affarone, dunque, potrebbe farlo l’YB, che in caso di vittoria domani si porterebbe a +8. «Non cambia nulla, restiamo in corsa per due obiettivi» rilancia Croci-Torti. «Ai miei uomini avevo spiegato che l’esito delle sfide con Stade Losanna, Basilea e Winterthur avrebbe indirizzato il finale di stagione. Ebbene, abbiamo fatto 7 punti su 9. Abbiamo quindi fatto il nostro dovere. Anche se il risultato dello Young Boys ci aiuterà a capire il sapore del pareggio alla Schützenwiese».

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