Il ritorno di Zeidler a Cornaredo: «Ambire alle prime posizioni, per noi, non ha senso»

Il suo fare tarantolato è tornato ad accendere la Super League. Dopo una vita spesa sulla panchina del San Gallo e la breve e negativa esperienza alla guida del Bochum, in Bundesliga, Peter Zeidler ha deciso di ripartire dal Losanna. E da una città che, per un amante della bicicletta qual è, sta imparando ad amare nonostante le tante salite. «Amo la regione, la lingua francese e l’ambiente che regna nel mio nuovo club» rileva - contattato dal CdT - l’allenatore tedesco.
A proposito di pendenze, l’avvio di stagione ha però riservato diversi su e giù alla compagine vodese, che durante l’estate ha perso praticamente due terzi dei titolari della scorsa stagione. «Si tratta di una squadra nuova, dunque, e di una sfida che mi motiva al 100%» indica Zeidler, artefice dell’impresa che a fine agosto ha condotto il club nella fase a campionato di Conference League. In campionato, invece, la classifica non mente. Lugano e Losanna, avversari questa sera, hanno conquistato una sola vittoria a fronte di quattro battute d’arresto. «E se le prime sconfitte sono giustificabili con il carico fisico e mentale derivanti dagli impegni europei, l’ultimo kappaò in casa del Grasshopper - dopo la sosta - non può essere spiegato allo stesso modo. Al netto di un paio di assenze che ci hanno tolto ritmo in campo, siamo stati battuti con merito. Perciò è arrivato il momento di cambiare registro, e mi riferisco ovviamente ai risultati».
L'Europa e un club che ha cambiato pelle
E quindi, per chi pesano maggiormente i punti in palio a Cornaredo? Zeidler non si scompone: «Difficile dirlo. Di certo, non la trasformerei nella gara più importante nella storia del calcio. In calendario mancano ancora parecchi turni e la priorità, per quanto ci riguarda, è progredire in termini di prestazione e gioco. I risultati passano da lì. Però ribadisco: il Losanna sta conoscendo una transizione importante, fatta di numerose partenze e giovani talenti da valorizzare. Speravo che il processo di stabilizzazione e crescita richiedesse un po’ meno tempo. Poco male. Ma una cosa dev’essere chiara: ragionare sui primi posti della Super League, in questa stagione, non ha senso. E all’interno della società ne siamo tutti consapevoli. In una recente intervista, per dire, mi è stato chiesto quale titolo di giornale vorrei leggere al termine del girone di Conference League. La mia risposta? “Il Losanna chiude il girone d’andata di Super League all’ottavo posto”. Per quanto entusiasmante, in effetti, l’Europa e i sei match continentali che ci siamo conquistati rimangono subordinati al percorso in campionato».
Pronti a riabbracciarsi
A Mattia Croci-Torti, allenatore del Lugano, la dirigenza ha per contro chiesto di chiudere nella top 6, qualificandosi al girone per il titolo. Sull’attuale crisi dei bianconeri, tuttavia, Zeidler preferisce non esprimersi: «Mi limito a osservare diversi innesti interessanti. E non dimentico il successo ottenuto a Cornaredo contro il Basilea». Il Crus, intanto, si è detto felice di poter riabbracciare l’ex tecnico biancoverde. Zeidler contraccambia: «Nutro un grande rispetto per Mattia. È un ottimo allenatore e l’ha dimostrato anche a San Gallo, sabato scorso. Il Lugano avrebbe meritato come minimo un pareggio».
Ora i maghi d’Istanbul sono due
Sino al 28 agosto, tra l’altro, l’unico mago d’Istanbul era il Crus. Poi è arrivato Zeidler, a sua volta protagonista del capolavoro in casa del Besiktas che ha regalato al Losanna un autunno continentale. «E prima del match in Turchia - svela il nostro interlocutore - ho motivato il mio gruppo ricordando proprio la vittoria ottenuta dagli uomini di Croci-Torti nel 2023. Riuscire a imitare il Lugano è stato incredibile, un successo che ci teniamo stretti, per quanto oramai faccia parte del passato. L’euforia della Conference, suggerivo, ci ha inevitabilmente tolto delle energie, ma siamo tutto fuorché tristi per il prestigioso traguardo raggiunto e la vetrina offerta a Losanna» conclude Zeidler, la cui formazione si misurerà sul palcoscenico internazionale a partire da ottobre. Massimo Solari