Matteo Tosetti: «La situazione è caotica»

Avanti un altro. Allenatore, o turno di campionato senza vittorie. A Bellinzona, tanto, si collezionano entrambi. Mentre la giostra granata continua a girare. Senza musica, senza allegria, senza luce. In un buio tunnel senza fine apparente. L’insidiosa sfida di Thun, disputata al rientro dalla pausa internazionale e in un totale clima da brividi, non ha fatto che allargare una crisi che ormai ha assunto i contorni della voragine. Un enorme buco nero che questa mattina ha inghiottito pure l’ennesimo allenatore. Stefano Maccoppi, alla Stockhorn Arena, non ci è infatti mai arrivato.

Già. In terra bernese, a guidare i granata da bordocampo, c’era – come ventilato alla vigilia - Fernando Cocimano. Il 52.enne argentino, sì, è di nuovo l’allenatore dell’ACB. Per la seconda volta in stagione, ad interim, dopo l’ennesimo cambio di rotta. Nel gelo dell’Oberland è toccato a lui sedersi sulla panchina più scomoda del campionato. Rimasta per la terza volta vacante nell’arco di pochi mesi, come già in occasione dei precedenti addii di David Sesa e Baldo Raineri. La mossa operata dalla dirigenza, comunque, non ha sortito il benché minimo effetto. Sul sintetico dell’impianto bernese non c’è infatti stata storia. Il Thun, la squadra più in forma del 2023 nella lega cadetta, ha regolato senza alcun patema un gruppo granata sfiduciato e allo sbando. Privo di idee di gioco chiare e di un carisma che in questo momento servirebbe come il pane. In poche parole, di una vera guida. «Ogni weekend si ripete la stessa storia, e trovare le parole per commentare questa situazione è francamente difficile. Stiamo perdendo senza neanche provarci - ci dice Matteo Tosetti, mettendoci la faccia. L’impegno non manca, in campo vedo degli uomini che hanno la volontà di invertire la tendenza. Ma con la palla non riusciamo a creare le trame di gioco che vorremmo. Le nostre occasioni, in tutta onestà, sono figlie di rimpalli favorevoli o spunti isolati. Non c’è una costruzione ragionata. È la conseguenza di un periodo negativo che ci ha tolto della fiducia. E quando essa viene a mancare, si tende a cercare giocate che generano meno rischi. Ma che poi sono anche meno efficienti. Onestamente non vedo altre soluzioni, se non continuare a lavorare per trovare finalmente una vittoria che ci possa rilanciare».

Immaginare di poter proporre un gioco efficace e concreto quando si è alla ricerca del quinto (!) allenatore stagionale, appare tuttavia utopico. Tra cambi di giocatori, di modulo e di idee, trovare un barlume di continuità in casa granata sembra impossibile. E le prestazioni, va da sé, ne risentono. «La situazione è caotica, sia a livello di risultati sia di gestione. Sembra un po’ paradossale, ma è il momento di analizzare bene le cose cercando di restare calmi. Perché altrimenti il rischio che il quadro si aggravi è reale. Bisogna trovare delle contromisure, perché non si può andare avanti così, sperando che chi ci insegue non faccia punti» chiosa Tosetti.   

Thun – Bellinzona 2-0 (1-0)
Reti: 28’ Matoshi 1-0, 82’ Ndongo 2-0.
Spettatori: 2.952.
Arbitro: Marijan Drmic.
Thun: Matic; Dähler, Sutter, Bürki, Hefti; Bertone; Jankewitz (75’ Roth), Matoshi (85’ Wyssen); Dos Santos (75’ Ndongo); Kyeremateng (85’ Rüdlin), Oberlin (81’ Dzonlagic).
Bellinzona: Kiassumbua; Miranda, Monti, Berardi, Behrami; Schetino, Mihajlovic (59’ Pugliese); Tosetti (90’ Durrer), Cortelezzi (70’ Ocampo), Chacon (59’ Souza); Samba (59’ Pollero).
Ammoniti: 43’ Chacon, 48’ Miranda, 54’ Hefti.
Note: Thun senza Barès (squalificato), Bamert, Castroman, Hirzel, Lüchinger (infortunati), Josué e Loosli (non convocati). Bellinzona senza Romero (squalificato), Centinaro, Izmirlioglu, Klein, Padula (infortunati),  Curic, Doldur e Peres (non convocati). Asta: 39’ Dos Santos.