Calcio

Saipi sulla graticola, ma che cosa offre il mercato?

L’ennesima prova deludente del portiere del Lugano interroga - Si attende una mossa del club sul mercato - Da von Ballmoos a Bernardoni, senza scordare gli amici di Chicago: piste e toto-nomi
Il numero uno dei bianconeri. ©KEYSTONE/ANTHONY ANEX
Massimo Solari
28.07.2025 23:30

Sbagliare così tanto all’esordio in campionato non è di certo rassicurante. Ma trattandosi solo di un match, del primo match della Super League 2025-26, è pure doveroso mantenere i nervi saldi, considerando il rovescio della medaglia. E, quindi, il valore istruttivo della sconfitta rimediata dal Thun, formazione neopromossa di buona volontà e qualità individuali modeste. Il Lugano, detto altrimenti, può fare tesoro di una lezione al termine della quale non sono mancati rimproveri e bocciati. Su tutti, il portiere Amir Saipi, più complice che vittima delle abilità balistiche di Leonardo Bertone.

Il livello dell’estremo difensore bianconero, purtroppo stagnante, chiama inevitabilmente in causa il mercato. E, di riflesso, la società. Non solo. Il trasferimento di Sebastian Osigwe al Bellinzona, per certi versi, dovrebbe costituire una leva perfetta per generare una scossa fra i pali. «Il club ha una strategia, ma il mercato non funziona in base ai desideri, quanto secondo dinamiche particolari» ha però tenuto a precisare il tecnico Mattia Croci-Torti, interrogato sull’eventuale ricerca di un nuovo profilo in grado di pungolare il titolarissimo.

Su quale profilo puntare?

Insomma, non è ancora chiaro se e quando s’interverrà per portare a Lugano un altro portiere. E, qualora dovesse accadere, con quale obiettivo. Rendere concorrenziale un ruolo sin qui intoccabile? Rivedere radicalmente le gerarchie? O, semplicemente, limitarsi a un’alternativa di prospettiva?

La questione è delicata. Saipi, suggerivamo, è un portiere che marcia sul posto. Raramente decisivo, spesso e volentieri normale, talvolta nocivo. Un elemento all’altezza delle ambizioni bianconere, dunque? Di sicuro, a rileggerle, fanno riflettere le dichiarazioni rilasciate dal diretto interessato nel maggio del 2024, a ridosso della finale di Coppa Svizzera poi persa contro il Servette. «Ogni calciatore aspira a uno dei cinque migliori campionati al mondo. Non faccio eccezione. E, ora, non posso dire se sarà possibile riuscirci fra due anni, uno, o meno». La verità è che di trattative concrete che hanno coinvolto Saipi, negli ultimi 24 mesi, non ve ne sono state, tolta un’indiscrezione fugace circa un interessamento dell’Anderlecht. C’è però un dato da non sottovalutare: il contratto che lega il portiere della nazionale kosovara al Lugano scade al tramonto di questa stagione. Tradotto: un investimento societario aggressivo per consolidare il team di estremi difensori potrebbe persino favorire un addio precoce e monetizzabile. Senza entrate, d’altronde, i margini di manovra sul fronte della spesa devono essere ponderati al massimo nel rispetto dei rigidi parametri UEFA.

Chi vorrebbe cambiare aria

Bene. Ma, aspetto cruciale, che cosa offre oggi il mercato? Non molto in Svizzera. Il che non significa nulla. Per dire: David von Ballmoos, 30 anni e già capitano dello Young Boys, vive da separato in casa al Wankdorf. Il club bernese ha deciso di puntare tutto su Marvin Keller, ingaggiando altresì Heinz Lindner dal Sion. Quello di von Ballmoos, più per spessore che per qualità di gran lunga superiori a Saipi, è un nome interessante, ancorché vincolato all’YB con un accordo valido sino al 2027. «Di contatti con i bianconeri, però, non ve ne sono stati» assicura - da noi contattato - il suo agente Gaeatano Giallanza. «David punta a fare il titolare e, in questo senso, ci stiamo muovendo per una soluzione all’estero».

Di contatti con i bianconeri per David von Ballmoos, al momento, non ve ne sono stati
Gaeatano Giallanza, agente di David von Ballmoos

A proposito di portieri intenzionati a lasciare la propria squadra, con l’inghippo di un contratto in essere, spicca pure Paul Bernardoni. Il 28.enne francese, sovente protagonista in positivo di una stagione sfociata nell’amara retrocessione in Challenge League, ha chiesto all’Yverdon di essere ceduto. Sarebbe un bel colpo, ma - appunto - tutto fuorché gratis.

E se ritornasse Mirko Salvi, già bianconero dal 2016 al giugno del 2017? L’oramai eterno secondo del Basilea è un profilo meno allettante. Stesso discorso per quanto riguarda Timothy Fayulu, a cui il Sion ha tolto i galloni di titolare per affidarli al 26.enne e redivivo Anthony Raccioppi.

Mvogo, svincolato di lusso

Sin qui abbiamo parlato di papabili candidati sotto contratto in Svizzera. Ma, tanto per citare due bacini dal grande potenziale, la Serie B italiana così come la Zweite Bundesliga potrebbero a loro volta costituire terreni di caccia. Non solo. Guai a scordarsi del partner team Chicago, che al momento presenta il 32.enne Jeff Gal - con doppio passaporto americano e polacco - in qualità di vice del talento 21.enne Chris Brady.

Da poche settimane, dopo tre stagioni e una promozione in Ligue 1 con il Lorient, è invece svincolato Yvon Mvogo. Il terzo portiere della selezione rossocrociata è un elemento di sicuro valore, anche se - a 31 anni e visti gli snodi della carriera - difficilmente accostabile a una realtà come quella bianconera. Realtà che, speculazioni e toto-nomi a parte, in ogni caso dispone già di una severa lezione sulla quale meditare.

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