Xhaka, la corte degli sceicchi e un'ancora di salvezza chiamata Mourinho

Dobbiamo preoccuparci? Il quesito si pone. Inutile girarci attorno. Perché all’eventualità di vedere Granit Xhaka militare nel massimo campionato saudita, beh, non eravamo preparati. E, probabilmente, non lo era nemmeno il commissario tecnico della Nazionale Murat Yakin. L’accostamento del capitano rossocrociato al Neom Sport Clubs, ricchissima compagine neopromossa nella Saudi Pro League, è diventato di dominio pubblico nelle scorse ore. A piazzare il carico da novanta - dopo le prime indiscrezioni del Kicker benedette dal guru Fabrizio Romano - è stato Sky Sport Germania, secondo cui tra il centrocampista del Bayer Leverkusen e il club arabo vi sarebbe già un accordo verbale. Nel dettaglio, a Xhaka sarebbero stati offerti 10 milioni di euro a stagione. Tanti, tantissimi. Il problema? L’assenza di un’intesa tra Leverkusen e Neom SC, società che nelle scorse settimane aveva firmato un primo colpaccio acquistando Alexandre Lacazette. Per le trattative sono comunque ore caldissime, anche perché le «aspirine» - Xhaka compreso - sono attese a Rio de Janeiro per un tour estivo.
Motivazioni e ritmo
Che il leader della Svizzera voglia lasciare la Bundesliga, oramai, è assodato. Non si spiegano altrimenti i flirt e gli ammiccamenti delle scorse settimane, dapprima con il Milan, poi con Juventus e forse pure Inter. Il fatto che le società in questione non siano riuscite a convincere il Leverkusen - che per Xhaka, in scadenza nel 2028, chiede 15 milioni - evidentemente non costituisce una notizia confortante per la Serie A e la sua forza contrattuale. Ma, suggerivamo, rischia di turbare pure Yakin. Tra meno di un anno, d’altronde, è in agenda la Coppa del Mondo nordamericana e, soprattutto, in settembre scattano le qualificazioni per meritarsi un posto tra le 48 nazionali elette del globo. Come ci arriverebbe Xhaka nella nuove veste da sceicco? La nuova stagione della Saudi Pro League, al proposito, inizierà a fine agosto, più tardi insomma rispetto ai principali campionati europei. E, certo, le maggiori preoccupazioni in caso di trasferimento nel Golfo chiamano in causa ritmo, competitività e motivazioni. Si confermerebbero all’altezza?
Il numero 10 rossocrociato, 32 anni, ha costruito la propria carriera sulle ambizioni personali. Sulla fame di successo. Il campionato vinto splendidamente nel 2024 con il Leverkusen si spiega così, oltre che alla luce del feeling clamoroso con Xabi Alonso. Proprio l’addio del tecnico spagnolo, finito al Real Madrid, sommato alle partenze di Wirtz,Frimpong e Tah, ha spezzato l’incantesimo in casa Bayer. E, ora, l’offerta monstre del Neom SC - club che nel 2034 potrebbe esibirsi nella futuristica città The Line - potrebbe allontanare definitivamente Xhaka dalla Bundesliga.
Quella frase di Murat Yakin
Va da sé, la capacità di garantire un elevato rendimento in Nazionale dipenderebbe solo e soltanto da Xhaka, che da un punto di vista atletico e mentale dispone delle risorse necessarie per non sedersi sugli allori. Tuttavia, e lo ribadiamo, il rischio esiste. E riporta a galla un’esternazione, piuttosto netta, dell’attuale selezionatore elvetico. Intervistato da CH-Media nell’ottobre del 2023, Yakin si espresse pure su alcune offerte ricevute da club sauditi. «Se ti trasferisci in Arabia Saudita, la tua carriera sportiva è finita» dichiarò senza mezzi termini. Certo, si trattava di una risposta riferita al percorso da allenatore, ma emblematica circa la considerazione del diretto interessato per la meta. Tradotto: la posizione di Xhaka agli occhi del ct potrebbe incrinarsi. O forse no. Dopo tutto parliamo del capitano, del perno anche del gioco elvetico. Senza dimenticare che in tempi più recenti Yakin aveva mostrato interesse per la naturalizzazione di Cameron Puertas, dalla scorsa estate giocatore dell’Al-Qadsiah.
La grande stima di José
L’ancora di salvezza per il selezionatore della Nazionale, ad ogni modo, potrebbe essere un’altra. A fare sul serio con Xhaka vi sarebbe infatti anche il Fenerbahçe, vicecampione turco e inserito al terzo turno di qualificazione di Champions League. Insomma, un altro livello rispetto al campionato saudita. Sua maestà José Mourinho, tecnico del Fenerbahçe, è oltretutto un grande estimatore di Xhaka, che tentò in tutti i modi di portare alla Roma nel 2021.