Chieffo sì o no? Dopo l'ultimatum, parola ai leader
L’allenamento di domani del Bellinzona sarà condotto ancora da Fernando Cocimano. E, probabilmente, pure il match di domenica contro lo Stade Nyonnais. Sì, nonostante la sospensione di Sandro Chieffo sia oramai scaduta. Oggi, a poche ore dal pareggio esterno contro lo Sciaffusa, i rappresentanti del tecnico hanno incontrato nuovamente il CEO Pablito Bentancur. La situazione, però, non si è sbloccata. La dirigenza ha posto le condizioni finali per l’eventuale reintegro del mister. E ciò, lo ricordiamo, a fronte delle inadempienze professionali che avevano portato i vertici societari a sollevare provvisoriamente Chieffo dal suo incarico. All’ex Lucerna U21, nel dettaglio, sarebbero state poste tre condizioni: 1) accettare di chiedere scusa alla squadra per quanto accaduto, dichiarazioni alla stampa d’Oltralpe comprese; 2) impegnarsi a svolgere in prima persona tutte le sedute e a compiere le trasferte insieme ai giocatori; 3) a differenza di quanto avvenuto sin qui, soggiornare in città almeno per 4 notti a settimana.
Già domani Chieffo dovrebbe giungere nella capitale e prendere dunque posizione su quello che - né più né meno - appare come un ultimatum. Il suo destino sulla panchina del Bellinzona, tuttavia, potrebbe dipendere da altre variabili. Lo spogliatoio, innanzitutto, che sempre domani sarà per certi versi chiamato a schierarsi. È infatti intenzione della dirigenza confrontarsi con i leader della formazione granata: banalmente si tratta di comprendere se e quanto la figura di Chieffo sia ritenuta ancora credibile dal gruppo.
Su quest’ultimo aspetto, però, la stessa famiglia Bentancur non sarebbe più convinta. Tanto da valutare una piccola, grande rivoluzione. Qualora si decidesse per la rottura, a fare le valigie potrebbe essere l’intero staff tecnico, ritenuto poco proattivo nell’informare i vertici delle citate mancanze dell’allenatore. Di qui le inevitabili riflessioni su un futuro orfano di Chieffo e soci. In sede, al proposito, starebbero circolando i primi nomi e i rispettivi curriculum vitae. E fra loro sarebbe spuntato anche quello di un indimenticato ex: Senad Lulic. Il problema? Il diretto interessato non disporrebbe ancora del patentino UEFA Pro, necessario per guidare un club di Challenge League. Ma con una spalla in regola si potrebbe fare.