Calcio

Croci-Torti: «La rete annullata a Celar è un brutto spot per il calcio»

Cuore e polemiche a Cornaredo – Il pareggio dei bianconeri contro lo Young Boys giunge al termine di una prova di grande carattere – Ma VAR e arbitro mandano su tutte le furie il Crus
© KEYSTONE/Ti-Press/Samuel Golay
Massimo Solari
10.02.2024 23:53

È stato un gran bel Lugano. Sinceramente. Perché nei suoi snodi e infiniti stravolgimenti, la partita contro lo Young Boys poteva finire molto male. A Cornaredo, invece, i bianconeri hanno colto un pareggio prezioso. Figlio di una prestazione per certi versi commovente. Quasi un capolavoro. La squadra di Mattia Croci-Torti, infatti, ha dovuto rincorrere i gialloneri. Ancora e ancora. Tre volte, nello specifico, senza però mai crollare al cospetto dei campioni svizzeri. E con Bislimi, Hajrizi e Celar in rete.

Se Gianforte finisce nel pallone

«Ho visto cuore, ma anche tanta qualità» sottolinea non a caso Mattia Croci-Torti nella pancia dello stadio, al termine del match. L’allenatore momò è sollevato. Rinfrancato, anche, per la prestazione maiuscola della sua formazione. Solo mezz’ora prima, di fronte alla panchina, il_Crus era invece una furia. Imbestialito, sì, per quanto appena accaduto in campo. Celar aveva firmato il 3-3, di rabbia. E con merito. «Perché non abbiamo mai smesso di attaccare» tiene a sottolineare il tecnico bianconero. Dalla cabina VAR, però, si decide di rimettere tutto in discussione. Il motivo? Un precedente intervento ai danni di un giallonero, al limite dell’area del Lugano. Più che un fallo, una carezza. Non per Sandro Schärer, evidentemente, attivo alla centrale di Volketswil e deciso a far cambiare idea al direttore di gara. Così avviene. Ed è il finimondo. «È una decisione che fa molto male, un pessimo spot per il calcio» osserva Croci-Torti. «Così facendo non si permette a chi di dovere di arbitrare. E lo si è visto nel finale, con Gianforte chiaramente sfiduciato. Se il rosso a Görtler e le parole di Fähndrich dopo la vittoria a San Gallo hanno cambiato qualcosa? Non parlerei di ostilità nei nostri confronti. Ma di un atteggiamento più delicato, quello sì».

«Non molliamo mai»

Il definitivo pareggio, per fortuna, è arrivato una decina di minuti più tardi. Di nuovo con Celar, su calcio di rigore. E questa volta la chiamata del VAR è stata provvidenziale per mostrare all’oramai spaesato Gianforte il braccio malandrino di Itten. Se n’erano accorti tutti, per altro. «In pochi, negli ultimi anni, sono stati in grado di recuperare tre gol allo Young Boys»_rileva il Crus. «È l’ennesima dimostrazione del carattere e delle intenzioni del mio Lugano. Non vogliamo mollare. E, a fronte di una simile prestazione, sarebbe ingeneroso parlare delle assenze per infortunio o di eventuali, mancati arrivi dal mercato». Considerato il pesantissimo punto conquistato, insomma, pure l’avvio di gara in apnea e altre situazioni passano in secondo piano. «I dieci minuti iniziali sono stati catastrofici» ammette l’allenatore. «Più in generale non siamo stati all’altezza sul piano difensivo. Il secondo gol, concesso su una rimessa, non è degno di una squadra di Super League». Lo sono state la reazione spettacolare, le idee e la sfrontatezza con le quali è stato possibile fermare lo Young Boys.

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