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Daniele Grassi: «No, non siamo in crisi»

Il capitano dell'Ambrì cerca di non cedere al panico dopo il quarto kappaò consecutivo a Friburgo: «Ci sta andando tutto male»
© KEYSTONE / Anthony Anex
Nicola Martinetti
12.01.2024 23:47

Quattro partite, ventidue gol incassati e zero punti all’attivo. Il 2024 dell’Ambrì Piotta, incontro dopo incontro, si sta sempre più trasformando in un brutto, bruttissimo incubo. La complicata trasferta di Friburgo, nella tana della seconda forza della National League, non ha invertito la tendenza. E anzi, ha una volta di più evidenziato tutte le fragilità di un gruppo che con l’avvento del nuovo anno sembra aver smarrito il filo del discorso. «Ma a mio avviso non è giusto parlare di crisi - afferma il capitano biancoblù Daniele Grassi -. Anche se è innegabile che stiamo attraversando un periodo in cui tutto ci sta andando male, giocandoci contro».

«Non puntiamo il dito»

Le ferite, tanto in questo caso quanto nelle precedenti tre uscite, non sono tuttavia inflitte soltanto dagli avversari. Parte della colpa, detto altrimenti, va distribuita all’interno dello spogliatoio leventinese. Suddivisa sui vari elementi di un gruppo che oltre ad aver perso lucidità in fase difensiva e brillantezza sotto porta, appare in netta difficoltà dal punto di vista della fiducia. Anche alla BCF Arena, infatti, gli uomini di Cereda sono crollati alle prime avversità. L’immediato 2-1 dei Dragoni, che ha fatto seguito al momentaneo pareggio di Bürgler, ha fatto tentennare i sopracenerini. L’ennesima, stupida penalità di partita inflitta a Dauphin per un inutile slew footing ai danni di Wallmark - che déjà-vu dopo il fattaccio di Rapperswil -, li ha affossati. Permettendo al Friburgo di prendere il largo con l’uomo in più sul ghiaccio. «Queste situazioni fanno la differenza, non è un caso se abbiamo concesso quattro delle sei reti in inferiorità numerica - ammette Grassi -. Però d’altro canto significa anche che a parità di uomini ce la siamo giocata, e questo deve darci fiducia». Ma il gruppo come ha digerito il gesto sconsiderato di «Flipper»? «Siamo una squadra, quando uno sbaglia tutti gli altri devono aiutare a rimediare. A Friburgo purtroppo non è stato il caso, ma non puntiamo il dito contro nessuno».

«Possiamo uscirne più forti»

Al netto della situazione, sempre più delicata, il numero 12 prova comunque a guardare avanti con fiducia. La svolta, secondo il capitano, potrebbe giungere a breve. «Questi momenti devono aiutare il gruppo a compattarsi. Quando si passa da periodi simili, di solito se ne esce più forti se si trova il modo di rialzarsi. Potrebbe persino aiutarci per il prosieguo della stagione. Adesso è il momento di tirarci assieme e reagire, già a partire dal match di stasera contro il Kloten».

Chi più - Inti Pestoni

Nel naufragio della BCF Arena è l’ultimo a sventolare bandiera bianca. Al rientro dopo una malattia, oltre a qualche pericolo disinnescato da Berra frutta alla sua squadra pure tre superiorità numeriche.

Chi meno - Laurent Dauphin

Per la seconda volta in stagione taglia le gambe ai propri compagni guadagnandosi una penalità di partita per un gesto sconsiderato, che costa tre gol. E devia pure in maniera decisiva il 3-1 di Borgman.

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