Hockey

Il fattore Dauphin: «Tra me e Spacek c’è una bella chimica»

Nell’ultimo mese il canadese è stato schierato con successo al fianco del topscorer ceco: «Il mio compito è aiutarlo a sfruttare il suo potenziale, lavorando negli angoli e servendogli buoni dischi»
Fernando Lavezzo
29.02.2024 06:00

Questa sera alle Vernets, l’Ambrì Piotta può tentare di agganciare il Ginevra all’ottavo posto e fare un altro passo deciso verso i play-in. Poco più di un mese fa, la situazione era molto diversa. Sabato 24 gennaio, la stagione dei leventinesi ha infatti rischiato di prendere una brutta piega. Reduci da 6 sconfitte in 7 partite e scivolati al decimo posto, con il minaccioso Langnau tornato a 2 punti, quel giorno i biancoblù hanno perso il loro attaccante più in forma, Alex Formenton, rientrato in Canada per le note vicende giudiziarie. Poteva essere il colpo di grazia in un 2024 già complicatissimo. A chi affidarsi per risollevarsi? Michael Spacek, il topscorer, aveva segnato un solo gol nelle ultime 13 partite. Jakob Lilja uno nelle ultime 15. Il terzo attaccante straniero rimasto, Laurent Dauphin, era finito in sovrannumero in due delle tre precedenti gare e non segnava dal 21 dicembre.

L’intuizione vincente

Con il derby del 26 gennaio all’orizzonte e la necessità di rimettere mano a un line-up orfano di Formenton, ecco l’intuizione dello staff tecnico: schierare Dauphin all’ala di Spacek, insieme a Inti Pestoni. Il ceco, come per incanto, si è sbloccato subito, decidendo all’overtime la sfida con il Lugano e andando a punti per nove partite di fila (8 gol e 6 assist). Il québécois è invece andato a vuoto per altre due gare, ma nelle ultime 8 ha firmato 3 gol e 6 assist. Suo il «game winning goal» di sabato nel determinante successo per 2-1 sul Davos. Un match nel quale era stato Spacek ad aprire le marcature. «Io e Michael abbiamo subito trovato una buona intesa e poter giocare l’uno a fianco all’altro per diverse partite ha fatto bene ad entrambi. Cambiando spesso partner, è più difficile creare la giusta chimica. Spacek ha grandi qualità e il mio compito è quello di metterlo nelle migliori condizioni per sfruttare il suo potenziale. Devo essere un compagno complementare, andare a cercare il disco negli angoli per lui e servirgli buoni passaggi. Ma non dimentichiamo l’importanza di Pestoni prima e di De Luca poi. Una linea d’attacco è fatta di tre ingranaggi che devono girare insieme. Il fatto che anch’io, in questo periodo, abbia ritrovato il feeling con gol e assist mi ha dato fiducia, ma ho sempre saputo che continuando a lavorare sodo sarei tornato a produrre».

Dauphin ha citato De Luca, inserito in prima linea dopo l’infortunio di Pestoni e subito determinante: «Tommi è impressionante, considerando che ha solo 19 anni. Avevo intuito il suo potenziale già nei miei primi giorni in Ticino, ma non si sa mai che impatto possa davvero avere un giovane alla sua prima stagione tra i professionisti. Lui ha talento, personalità ed etica del lavoro».

Il meglio deve arrivare

Con 11 gol e 20 assist in 41 partite, il «Delfino» è il secondo miglior marcatore dell’Ambrì insieme a Pestoni. «Posso essere soddisfatto del mio bottino, ma ho sempre detto di voler essere al top per il finale di stagione. I prossimi giorni e le prossime settimane, insomma, saranno molto importanti per me, oltre che per la squadra». Da quando è professionista, Laurent ha disputato solo due serie di playoff, entrambe in AHL: nel 2015 con i Portland Pirates e nel 2019 con i Milwaukee Admirals. «Sono stato sfortunato, perché la pandemia ci ha fatto perdere due anni proprio quando ero in una squadra dal grande potenziale. Sono comunque convinto di poter dare un buon contributo anche nel post season. Del resto, già da qualche partita siamo entrati in un clima da playoff. Ora vogliamo andare a conquistarci i play-in. Non ci siamo ancora qualificati tra i primi dieci, ma possiamo addirittura arrivare ottavi. Non si tratta di scegliere tra i due obiettivi, visto che per entrambi serve fare la stessa cosa: vincere. Ed è con questa motivazione che affronteremo il Servette». I biancoblù hanno il destino nelle loro mani: con 4 punti in 3 partite, i play-in sarebbero sicuri: «Ma non faremo calcoli e non prenderemo nessuna gara alla leggera pensando di avere diritto all’errore», assicura Dauphin. «In questo campionato va tutto velocemente e chiunque può battere chiunque».

All’Ambrì Piotta non resta che chiudere i conti il più presto possibile, con l’aiuto di Laurent Dauphin e dell’ormai fedelissimo Michael Spacek. Una coppia affiatata, nata quasi per caso un mese fa. La squadra era sull’orlo del precipizio, ma ha reimparato a volare.