Calcio

Il Lugano deve fare i conti con Lega e Ramadan

I bianconeri sfidano domenica il GC, mentre il Servette avversario in semifinale di Coppa potrà recuperare diverse ore in più – Croci-Torti striglia la SFL: «È un calendario ingiusto» – Sono 7 i bianconeri di fede islamica e osservanti
©CdT/Chiara Zocchetti
Massimo Solari
31.03.2023 16:08

Alla fine si è sciolto pure il Crus. Ammettendo, perché non poteva fare altrimenti, che il tarlo della Coppa Svizzera ha iniziato a scavare. Non solo nella testa dei giocatori. Ma anche nella sua. In questi giorni, d’altronde, passato e presente sono tornati a confondersi. A provocare sensazioni forti. Insieme all’assistente Cao Ortelli, l’allenatore del Lugano ha permesso a tre campioni bianconeri di riabbracciare il trofeo nazionale. Da un lato lo staff tecnico capace riscrivere la storia al Wankdorf, nel maggio del 2022. Dall’altro Simonetto Simonetti, Adriano Coduri ed Ernesto Indemini, splendidi protagonisti del trionfo datato 1968. «Abbiamo voluto omaggiare chi, la Coppa, l’aveva già vinta, ed è stato un po’ come chiudere un capitolo lungo un anno» spiega Croci-Torti. Per poi ammettere: «È stato toccante condividere le emozioni di capitan Coduri, al suo domicilio a Rancate». Così come sono state particolari le ore successive. «La Coppa - racconta il Crus - è poi rimasta a casa mia. E l’altra mattina ci ho parlato. Non vi dico cosa le ho detto. Mi sono però autoconvinto di poterla rivedere».

Turnover impossibile

Tutto molto bello e romantico. Peccato che di mezzo vi sia ancora una semifinale. Contro il Servette, mercoledì a Ginevra. «Il calendario differente fra noi e loro? Lo trovo semplicemente ingiusto» tiene a sottolineare l’allenatore del Lugano, alludendo al fatto che i granata giocheranno questa sera, godendo dunque di diverse ore di riposo in più dei bianconeri. Sabbatini e compagni, loro, sono attesi dalla trasferta di Zurigo. «E devo ringraziare il club che, subito dopo il match contro il Grasshopper, permetterà lo spostamento della squadra a Nyon, dove prepareremo la semifinale di Coppa». Un colpo di mano, insomma, per cercare di superare l’ostacolo del calendario e alleviare al massimo le fatiche generate dalla gara di campionato in agenda al Letzigrund. Le condizioni quadro, tuttavia, non sono ottimali. Croci-Torti chiarisce il concetto: «A differenza di Giorgio Contini, in uscita al GC perché stufo dei freni societari, Geiger sarebbe rimasto volentieri in sella. La dirigenza ha voluto diversamente e, a fronte di questa situazione particolare, sono convinto che Alain punterà solo sulla Coppa. Per entrare nella storia del club prima di lasciarlo». Una strategia, questa, che produrrà i suoi effetti in campionato. «Per l’incontro con lo Young Boys, l’allenatore del Servette farà diverse scelte finalizzate alla Coppa Svizzera. A differenza della scorsa edizione, quando ne risparmiai 4 in vista del penultimo atto con il Lucerna, a questo giro non potrò fare lo stesso». Già, perché la lista delle assenze è lunga: Mai ha chiuso la stagione («avremmo potuto gestirlo meglio? È possibile, sì» riconosce il Crus), Saipi, Mahou e Behladj sono sempre ai box, mentre Hajrizi salterà il GC poiché squalificato. Non bastasse, Bottani (al rientro) e Hajdari (guai fisici accusati con la U21 elvetica) non sono al meglio. Al Letzigrund, dunque, «giocheranno i migliori con l’obiettivo di vincere a tutti i costi» rileva il tecnico momò. Che, quantomeno, ritroverà uno Steffen rinato in Nazionale. «I compagni? Lo hanno accolto benissimo. E lui è tornato molto carico».

Gestione dei liquidi: i controlli sono giornalieri

Le intenzioni non si discutono. La mente, suggerivamo, potrebbe invece essere in parte solleticata dalla semifinale di mercoledì prossimo. E il corpo? Beh, anche quello potrebbe risentire del momento. In casa bianconera, in effetti, sono diversi i giocatori di fede islamica e quindi alle prese con il Ramadan. «Sette, per la precisione» indica Croci-Torti. Si tratta di Doumbia, Amoura, Bislimi, Belhadj, Hajrizi, Hajdari e Berbic. Non tutti osservano la pratica allo stesso modo. «Tutti però sono controllati giornalmente dal nostro nutrizionista, con cui è stata pianificata un’assunzione dei liquidi specifica» afferma il Crus. «Giocare alle 14.15, va da sé, comporterà qualche complicazione in più rispetto al match serale di Coppa, a ridosso del quale i diretti interessati potranno alimentarsi».

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